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    La mappa mondiale delle bevande alcoliche più famose

    Il sito web gastronomico TasteAtlas ha realizzato una grande mappa delle bevande alcoliche più consumate in ogni angolo del mondo, che offre una visione delle preferenze in base alle diverse regioni.

    Nelle Isole Canarie, in particolare, rivela una selezione distintiva di bevande che riflette la cultura gastronomica.

    L’arcipelago, noto per il suo clima caldo e l’atmosfera rilassata, è un luogo perfetto per gustare queste bevande uniche.

    Inoltre, la regione fa parte di una tendenza più ampia in Spagna, dove la diversità delle bevande alcoliche riflette la ricchezza culturale e culinaria del Paese.

    La mappa mostra che le isole hanno una varietà di bevande locali che riflettono la loro unicità e tradizione.

    Quelle che si distinguono nelle Canarie come le più famose sono il barraquito, il Listán Negro, il Ronmiel, il Vijariego e il Negramoll, bevande radicate nella cultura canaria da generazioni e richieste da locali e visitatori.

    Il Listán Negro è un vino rosso che si è fatto conoscere per la sua qualità e il suo sapore caratteristico, ed è abbondante a Tenerife, soprattutto nelle Denominazioni di Origine (DO) di Tacoronte-Acentejo, Valle di Orotava, Ycoden-Daute-Isora e Valle di Güímar.

    Tuttavia, è ammesso anche nelle DO delle regioni vinicole spagnole di El Hierro, Gran Canaria, La Gomera, La Palma e Lanzarote, con oltre 5.000 ettari di questa varietà.

    Non manca nemmeno il barraquito, il “caffè delle Canarie” per eccellenza, che è diventato un’attrazione per gli amanti del caffè, accompagnato da un tocco di alcol.


    Conosciuto anche come zaperoco, viene servito a strati: latte condensato, un tocco di alcol (liquore 43 o Tía María), espresso e latte schiumato, ed è decorato con cannella e limone.

    Il barraquito o zaperoco, il caffè canario per eccellenza.

    Il rum al miele è una bevanda dolce e liscia che unisce l’acquavite di canna da zucchero al miele d’api.

    Il suo gusto intenso e dolce appaga il palato.

    Nel 2005, il Dipartimento dell’Agricoltura del Governo delle Canarie ha creato una Denominazione Geografica specifica per il rum al miele con il nome di Ronmiel de Canarias.

    Il Vijariego è un altro vino che evidenzia la diversità delle Isole Canarie, in particolare di El Hierro e Tenerife, mentre il Negramoll è un vino rosso aromatico che completa l’offerta enologica della regione.

    Tuttavia, nonostante non compaiano sulla mappa, il rum Arehucas e la birra Dorada sono due delle bevande alcoliche più consumate alle Canarie.

    A livello globale, il consumo di alcol è stato oggetto di discussione per le sue implicazioni sulla salute.

    Secondo Euronews, nove dei dieci Paesi con il più alto consumo di alcol al mondo appartengono all’Unione Europea.

    Sebbene il consumo pro capite di alcol sia diminuito nella Regione Europea dell’OMS tra il 2000 e il 2019, nella regione Canarie si consuma ancora una quantità significativa di alcol, con una media di 9,5 litri di alcol puro per persona all’anno.

    In questo contesto, la mappa di TasteAtlas offre un’interessante visione delle preferenze di consumo nelle Isole Canarie e mette in evidenza l’unicità delle bevande locali che arricchiscono la cultura culinaria della regione.

    Per quanto riguarda il territorio nazionale, in Galizia spiccano l’Albariño, un vino bianco delle Rías Baixas, e il Godello di Ourense.

    Nel nord trionfano il sidro delle Asturie, la Mencía di León, il kalimotxo e il txakoli dei Paesi Baschi, il pacharán di Pamplona o il Rioja, il vino rosso che deve il suo nome a questa regione autonoma.

    A Madrid, la sangria è la regina dei bar e dell’estate.

    I vini conquistano Castiglia e León: brillano il Toro di Zamora, il Bruñal o l’apprezzata denominazione d’origine Ribera del Duero.

    Sulla costa levantina, il Bobal, il carajillo di Castellón o il cantueso di Alicante sono le bevande più tradizionali.

    Nelle Isole Baleari si trovano le aromatiche – e potenti – hierbas ibizenche, il Palo de Mallorca o il Gin de Mahón.

    Non si può lasciare Cartagena senza aver provato il Licor 43.

    Nel sud, l’aguardiente di Ojén, lo Sherry o il rinfrescante rebujito possono farvi lasciare l’Andalusia in un attimo.

    Ugo Marchiotto

     

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