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    El condumio de conejo (ricetta tipica canaria di mia nuora)

    Foto da www.guiarepsol.com

    La ricetta per eccellenza di Icod de los Vinos è uno stufato casalingo di coniglio e patate che è un patrimonio della gastronomia canaria.

    Essendo uno dei villaggi più tradizionali di Tenerife, uno dei segreti della gastronomia canaria è custodito nei calderoni e nei fornelli di Icod de los Vinos.
    È un piatto molto apprezzato nelle taverne del nord dell’isola, come La Parada-Casa de Comidas, dove si prepara una versione del condumio de conejo che, oltre a essere unica, gode dell’approvazione unanime dei commensali ed è stata riconosciuta dalla prestigiosa Guida Repsol.
    Con il coniglio e le patate come base, immersi in una miscela di pepe, alloro, timo, fegatini di coniglio e vino bianco, il piatto è un’esperienza potente per il palato.
    Né a Icod né in nessun’altra parte delle Isole Canarie c’è un consenso sulla preparazione perfetta.
    Ogni casa ha la sua ricetta, così che il piatto non manca mai di sorprendere sia gli abitanti più assidui che i visitatori più sporadici.
    Se il coniglio è l’ingrediente principale del condumio, la papa bonita non è da meno.
    Spesso coltivata dagli stessi abitanti del luogo, che seminano e raccolgono dalla terra i frutti che poi finiranno in pentola, la papa bonita è una prelibatezza pregiata che sta diventando sempre meno comune e che, proprio per questo stufato, viene sbucciata solo parzialmente.
    È prevedibile che in un comune con una tradizione vinicola nel nome, il piatto forte della sua gastronomia debba essere accompagnato da un buon vino.
    Per tutti i gusti, ma è comune accompagnarlo con un vino rosso ottenuto dall’uva listán negro per esaltare i sapori del condumio di coniglio.
    Ingredienti:
    1 coniglio di +- 1500 gr
    2 cipolle
    1 peperone verde
    1 peperone rosso
    3-4 pomodori
    3-4 spicchi d’aglio
    1 peperoncino o paprika
    2 cucchiaini di cumino macinato
    3 bicchieri di vino bianco
    1 kg di patate nere
    Tagliare il coniglio a pezzi non molto grandi.
    Preparare una miscela mettendo in un mortaio il sale e l’aglio e le seguenti spezie: timo, prezzemolo e origano, pestandoli molto, aggiungendo un cucchiaio di paprika rossa non piccante (preferibilmente affumicata perché aggiunge più sapore) e olio per amalgamare la pasta ottenuta, versarla sul coniglio tagliato a pezzi e finire di pulire il mortaio con il vino bianco, fino a coprire tutta la carne.
    Si lascia in questa marinata per un giorno in frigorifero coperto da un foglio di alluminio.
    Per la preparazione, basta soffriggere il coniglio (solo rosolarlo) e metterlo in una pentola, più larga e bassa è, meglio è (perché al momento di servirlo si vedono i pezzi che verranno serviti).
    Soffriggere la cipolla, il peperone, aggiungere il pomodoro tagliato a pezzetti senza buccia e semi, aggiungere il tutto al coniglio.
    Sbucciate le patate (se sono piccole mettetele intere, se sono grandi tagliatele a pezzetti, non troppo piccoli perché non si sfaldino) e friggetele appena, aggiungetele nella pentola sopra la carne senza mescolarle!
    Aggiungere la marinata della carne alla pentola, aggiungendo un po’ di prezzemolo, origano e timo.
    Salare e coprire con acqua.
    Questo è l’ordine in cui vengono messi nel calderone, e non si può mescolare il condumio, altrimenti tutto si sfalda.
    Far bollire a pentola coperta finché le patate non saranno tenere.
    Se ne avanzano, non importa, perché il giorno dopo saranno molto più buone.
    Va servito con un buon vino rosso.
    Bina Bianchini

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