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    Tenerife e i suoi segreti: il bunker di El Pùlpito

    Schermata 2016-06-19 alle 11.03.12 Schermata 2016-06-19 alle 11.03.34Tenerife e i suoi segreti: il bunker di El Pùlpito

    di Ilaria Vitali

    La Laguna è un comune situato a 10 km da Santa Cruz de Tenerife che affonda le sue radici nella storia canaria.

    Antica capitale delle Canarie, la valle dove nel 1946 La Laguna venne fondata, fu meta di pellegrinaggio per la popolazione dei Guanches, i nativi canari.

    Ma vi è un segreto, ben celato e poco noto, che la Laguna conserva a dispetto del tempo, un tunnel nel ventre del Monte El Pùlpito che esiste da più di 70 anni.

    Durante la seconda guerra mondiale le isole si trovavano sotto la minaccia di Stati Uniti e Inghilterra così i militari canari costruirono un complesso bunker sotterraneo per ripararsi da eventuali attacchi e per stivare munizioni e combustibile.

    Il bunker è composto da 1400 metri quadrati di gallerie comunicanti tra di loro, fortificate e mimetizzate, ed è raggiungibile da un tunnel di accesso di 97 metri.


    Tre gallerie, 2 sale ausiliarie, pavimenti in cemento, pareti e volte in mattoni, il bunker di El Pùlpito è un vero forziere inattaccabile, ora in completo abbandono.

    Le terre all’epoca appartenevano alla Air Army che le aveva espropriate agli originali proprietari per motivi di sicurezza pubblica e vennero poi restituite alla fine degli anni ’90 ai legittimi eredi, una volta dichiarata cessata la minaccia straniera.

    L’obiettivo americano e inglese di occupare Tenerife e Gran Canaria nasceva dalla necessità di raggiungere più facilmente il continente africano con la speranza di un eventuale sostegno da parte della Spagna che si dichiarò, invece, neutrale.

    Il bunker di El Pùlpito, utilizzato solo come luogo di stoccaggio, ha trascinato con sé, oltre a sconosciuti segreti, il destino delle 15 persone che vi hanno lavorato durante la sua costruzione.

    A causa di un’improvvisa frana, 11 di loro perirono e 2 rimasero feriti ma il bunker venne comunque ultimato e reso funzionante.

    Dopo il suo abbandono l’ingresso del bunker venne sigillato per impedirne l’accesso, nonostante il suo valore storico e culturale di grande importanza.

    La sua esistenza è sconosciuta ancora oggi dalla gran parte degli abitanti, una grave mancanza che andrebbe rimediata con il suo ripristino come luogo dove la storia, suo malgrado, ha fatto il suo ingresso.

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