Andrea Maino ci presenta il grande italiano di oggi: Filippo Tommaso Marinetti
Filippo Tommaso Marinetti (Alessandria d’Egitto 1876 – Bellagio 1944) è stato un poeta, scrittore e drammaturgo italiano.
È conosciuto soprattutto come il fondatore del movimento Futurista, la prima avanguardia storica italiana del Novecento.
Tra il 1905 e il 1909 dirige la rivista milanese Poesia, di cui è fondatore e principale finanziatore. Nel 1909 essa diventa il primo organo ufficiale di un nuovo movimento poetico: il Futurismo.
Il suo dramma Elettricità sessuale lo si ricorda soprattutto per l’apparizione in scena di automi umanoidi, dieci anni prima che il romanziere ceco Karel Čapek inventasse la parola “robot”.
In quegli anni Marinetti frequenta Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Luigi Russolo, Aldo Palazzeschi.
Nel 1911 scoppia la Guerra Italo-Turca e Marinetti, bellicista convinto, non si tira indietro: parte per la Libia come corrispondente di un quotidiano francese.
Dopo l’attentato di Sarajevo, Marinetti non esita a schierarsi a favore dell’intervento contro l’Austria e la Germania: verrà arrestato per aver bruciato bandiere austriache in piazza del Duomo a Milano. Quando l’Italia entra in guerra, Marinetti si arruola volontario (prima in un battaglione di ciclisti volontari, poi negli Alpini).
Marinetti si accosta al Fascismo e a Mussolini, che nel frattempo ha preso il potere anche se espresse, molte volte, dubbi sulla “mission” del partito. Nel frattempo il futurismo si è trasformato da movimento di rottura in scuola poetica, coi suoi congressi, le sue dispute, i suoi generi codificati (le parole in libertà e l’aeropoesia), ecc.
Al movimento Futurista hanno partecipato moltissimi italiani di fama mondiale, per citarne solo alcuni: Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Giacomo Balla, Gino Severini.
https://it.wikipedia.org/wiki/Filippo_Tommaso_Marinetti