Andrea Maino ci presenta il grande italiano di oggi: Guglielmo Stefani (Agenzia Stefani)
Guglielmo Stefani (Venezia, 1819 – Torino, 1861) è stato un giornalista italiano, fondatore dell’Agenzia Stefani.
Nel 1843 fonda il Giornale Euganeo di scienze, lettere e varietà. Dal 1846 questa rivista sarà affiancata da un altro storico giornale, edito da Crescini e diretto da Stefani: il Caffè Pedrocchi.
Durante i moti del 1848, Stefani viene arrestato. Questi moti sono conosciuti come rivoluzione del ’48, un’ondata di insurrezioni rivoluzionarie borghesi che sconvolsero l’Europa nel 1848 e nel 1849.
Il loro impatto storico fu così profondo che nel linguaggio corrente è entrata in uso l’espressione “fare un quarantotto” per indicare scompiglio.
Liberato poi in seguito all’insurrezione di Vienna e alla caduta del cancelliere Metternich, Guglielmo partecipa ai combattimenti in difesa della Repubblica di Venezia ma, dopo la vittoria degli austriaci, viene escluso dall’amnistia e mandato in esilio.
Si rifugia a Torino e diventa direttore della Gazzetta Piemontese, giornale ufficiale del Regno. Il 26 gennaio 1853, con l’appoggio di Camillo Benso di Cavour, fonda e dirige l’Agenzia Stefani, la prima agenzia di stampa italiana. Nel 1857 lascia la direzione della Gazzetta Piemontese per dedicarsi totalmente alla direzione della Stefani, che guiderà fino alla morte.
La “Stefani” venne infine disciolta nel 1945; ma la struttura tecnica e organizzativa dell’agenzia venne di fatto rilevata e utilizzata dalla neonata ANSA.