Microonde, i 5 alimenti da non cuocere in questo forno
di Giovanni D’Agata
Almeno cinque sono gli alimenti che non andrebbero mai scaldati nel forno a microonde.
Il forno a microonde, da adoperare solo con i contenitori adatti, è un elettrodomestico che genera nel suo interno, tramite il magnetron, delle onde elettromagnetiche capaci di cuocere le vivande ad una frequenza di 2.450 Mhz. Queste onde consentono di svolgere una cottura molto rapida degli alimenti, e molti lo utilizzano per riscaldare i prodotti da mangiare sul momento. Alcuni alimenti però devono essere evitati proprio per evitare un’esplosione. E non tanto per il gusto o il tipo di cottura. Ma per le alterazioni a cui questi sarebbero sottoposti. Alterazioni che potrebbero avere effetti negativi sulla salute o sulla digestione.
Funghi: scaldarli al microonde potrebbe dare adito a mal di stomaco.
Patate: in questo caso fa molto la conservazione dopo la cottura, piuttosto che lo scaldarle nel microonde. Ad ogni modo: se le patate, dopo essere state cotte, vengono lasciate raffreddare a temperatura ambiente, potrebbero sviluppare il batterio Clostridium botulinum. Scaldare successivamente le patate nel microonde non garantisce la totale distruzione del batterio del botulismo.
Pollo: dovrebbe essere noto a tutti che la carne di pollo presenta batteri come salmonella e Campylobacter. Questi possono essere resi inoffensivi grazie alla cottura. Cottura che deve avvenire ad alte temperature e in modo uniforme. Il microonde, però, non scalda uniformemente. Ed emana calore a ondate. Se la questione dei batteri non vi basta, sappiate che la carne bianca è diversa da quella rossa anche per composizione proteica. Attraverso il microonde, le proteine della carne di pollo potrebbero dare fastidio allo stomaco, una volta scomposte con questo elettrodomestico.
Riso: se lasciato a temperatura ambiente, i batteri presenti si moltiplicheranno, rilasciando sostanze tossiche. Scaldare il cereale con il microonde potrebbe non essere sufficiente all’eliminazione di queste colonie batteriche, portando a problemi come diarrea e vomito.
Spinaci e altre verdure: in questo caso a destare preoccupazione è il possibile livello di ione nitrato. A seconda di dove e come viene coltivata la verdura, possono infatti presentare concentrazioni elevate di nitrati. Di per sé non sono dannosi, ma tramite alte temperature possono diventare prima nitriti, e poi nitrosammine. Queste ultime sono cancerogene.