Una formula di impronta tutta italiana nasce a Tenerife.
Un gruppo di imprenditori toscani, capitanato da Antonio Degortes, lancia un nuovo marchio nell’isola: “Agua de Tenerife”. Profumi, cosmetici e profumatori d’ambiente, creati artigianalmente.
Antonio Degortes, imprenditore toscano di Siena, della Contrada dell’oca, è attivo in vari settori: dalla moda (7 outlet in Italia e due in Albania), alla ristorazione (l’esclusivo ristorante “Mille vini” di Siena), all’intrattenimento (discoteca “La capannina” di Castiglione della Pescaia).
Già vicepresidente di Montepaschi leasing e factoring, e consigliere di amministrazione di altre società del noto istituto di credito senese.
Come nasce l’idea di “Agua de Tenerife”?
Poco più di un anno fa, in vacanza nell’isola, per valutare se c’era uno spazio per i nostri outlet di abbigliamento, mi sono accorto che non esisteva un prodotto locale da portare in Italia come souvenir, né tantomeno profumi per la casa e per la persona, tipici del territorio. Ed ecco l’idea di fare qualcosa per i turisti come ricordo della vacanza e da regalare agli amici.
In Italia è molto di moda l’idea delle acque profumate?
Sì, molte realtà turistiche importanti hanno prodotti con il loro logo del territorio: Acqua di Capri, Elba, Ponza, Costa Smeralda e la più famosa Acqua di Parma.
Cosa spinge un imprenditore di successo in Italia a venire ad investire a 3.000 km dalla penisola?
Mah! La voglia di “scappare” da un paese in eterna crisi è tanta, per noi però è solo una nuova attività imprenditoriale. Abbiamo trovato una fiscalità agevolata, essendo entrati nel consorzio della Z.E.C., e questo è stato di grosso stimolo al progetto oltre all’idea che ci sembrava vincente.
Qual è la formula di sviluppo ora?
Abbiamo aperto tre punti vendita. Al sud al centro commerciale Safari a Las Americas, al Nord a Santa Cruz in calle Castillo e a Puerto in San Telmo, sulla passeggiata.
Stiamo cercando di inserirci negli aeroporti e all’interno delle migliori strutture alberghiere.
Il personale che utilizzate è locale o italiano?
Ambedue le soluzioni. Abbiamo circa 20 persone al lavoro, in maggioranza italiane. Qualcuno è stato portato dalle nostre attività italiane, altri selezionati sul posto.
Siete partiti da un mese e avete già aperto tre punti vendita. Un bell’impegno!
Eravamo pronti ad aprire altri due punti vendita (La Laguna e Los Cristianos) ma ancora non abbiamo trovato la location giusta.
I prodotti verranno realizzati sull’isola?
Per ora solo in parte, mancano strutture idonee per fare profumi e cosmetici a 360°, ma il nostro progetto prevede di essere completamente autonomi dall’Italia nel giro di tre anni.
Aprirete punti vendita fuori da Tenerife?
Stiamo sviluppando anche l’operazione franchising. La nostra idea è di trovare collaboratori nelle altre isole Canarie e nella penisola spagnola, per aprire più punti vendita.
Gli altri soci del progetto chi sono?
Silvio Passini, noto imprenditore maremmano, proprietario di alberghi, ristoranti e della discoteca “Tartana”.
Domenico Fiscaletti, maremmano, che si occupa di attività portuali a Grosseto.
La famiglia Gallerini, attiva nel reparto assicurativo, legale e nel settore della moda, con Paolo, Alessandra e Stefano.
E se il buongiorno si vede dal mattino… in bocca al lupo ad un progetto veramente originale.