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    Lettera al Direttore: A Tenerife si sta bene

    (di Danila Rocca)

    Chi viene qui a Tenerife non ci viene soltanto per il bel clima, la maggior parte sceglie quest’isola per un insieme di fattori che rendono più elastica la vita. I prezzi sono più contenuti, e lo sono credete, dal vitto al bollo dell’auto, alle spese di riscaldamento che ce le scordiamo, alle tasse, ai ristorantini che con 10 euro volendo ci mangi una pizzetta o un secondo con verdura, accompagnati da acqua, vino e caffè. Cosa per noi donne molto carina, non c’è da fare il cambio-armadi. Quel che va bene d’inverno va bene d’estate, basta un soprabitino o un coprispalla, i più freddolosi usano il maglioncino d’inverno per la sera. Gli affitti si, saranno pure aumentati negli anni, ma andiamo in Italia in un ammobiliato dove ti chiedono 800/1000 euro mensili e 6 mesi di caparra. Qui ci vanno ancora piano, direi. Se ci si accontenta un macchinino lo prendi, costa più che in Italia, è vero, un poco di più, ma l’assicurazione per un anno è una stupidata e il bollo pure. Se sei giovane e cerchi lavoro, o sei pensionato e qui cerchi l’America, beh, hai sbagliato indirizzo. Qualche lavoretto forse si trova, ma devi conoscere bene le lingue compreso lo spagnolo, e adattarti, e provare, e se non va te ne puoi sempre tornare a casa, nulla di irrimediabile. Voglia di lavorare e spirito di sacrificio sempre. Quello ve lo dovete portare dall’Italia o da dovunque veniate. E ovunque decidiate di stare. I pensionati invece, quando si lamentano, potrebbero farsi venire in mente chi è in Italia e con 1500 euro al mese, pagate bollette e supermercato, può sedersi a far passare il suo tempo sulle panchine del parco, dindini ne rimangono pochi. Allora, come avrete ben capito, io sto con Tenerife. E se c’è delinquenza, diciamocelo, ma in Italia è tanta di più, eccellenti i controlli della Policia Local, nessuno o quasi che ogni due minuti ti ferma per strada e ti chiede un euro, che alla fine della giornata ci hai perso un bel deca. E poi questo sole perenne, o quasi, questa voglia di sorrisi che viene. Unica nota dolente, non c’è storia, né una gran pulizia. Noi che veniamo da giardini, da palazzi antichi, da opere immense che son frutto delle mani di artisti che hanno fatto la storia. Ma la storia qui la fa il mare, i tramonti, l’alba rosa che vedi spuntare dal mare. E le montagne, queste montagne così lontane dalle nostre ma pur sempre un gran bel vedere. Si, dai, cerchiamo di essere positivi. Di non trovare sempre difetti, ma di cercare i lati buoni nelle cose e nei luoghi. La felicità è un’isoletta sull’oceano, di cui vuoi vedere soltanto il profilo più bello.

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