I terribili cani guerrieri dei conquistadores spagnoli
di Alberto Moroni
Cani feroci, letali, spesso visti con terrore come una presenza demoniaca, questa la vera arma segreta dei conquistadores spagnoli da utilizzare contro popolazioni che probabilmente non ne conoscevano nemmeno l’esistenza.
Raramente si trovano cronache di combattimenti avvenuti con il supporto di cani da guerra ma diversi storici ne hanno trovato le testimonianze soprattutto nelle cronache degli scontri con la popolazione Maya.
I cani dei conquistadores erano alani incrociati con dogo e mastino, venivano bardati per accrescere il loro potere terrorizzante e per proteggerli dagli scontri con lunghe strisce di cuoio sui fianchi e collari a punte.
Ma era soprattutto l’addestramento estenuante cui venivano sottoposti a renderli un’autentica macchina da guerra, tanto che la sola loro presenza era in grado di incutere molto più terrore negli indigeni di quanto lo facesse un intero reggimento di moschettieri.
Quando Cortés affrontò gli aborigeni nella sanguinosa battaglia di Centla nella primavera del 1519, una dozzina di cani si avventò con ferocia sulle fila degli indigeni composta da uomini, donne e bambini, impegnati nel tentativo estremo di proteggere i propri villaggi.
Truppe di conquistadores senza tanti scrupoli vinsero la battaglia che si rivelò un’autentica carneficina nonché uno sterminio di massa a tutti gli effetti.
Nella celebre strage di Choula, dove più di 5000 persone morirono in meno di 5 ore, furono i cani da guerra dei conquistadores i maggiori responsabili del massacro.
Gli scontri sostenuti dai cani erano una consuetudine europea conosciuta dopo la battaglia di Agincourt, durante la guerra dei 100 anni, in cui l’Inghilterra inflisse una delle più gravi sconfitte della storia alla Francia.
Il forte effetto psicologico di una muta di cani da combattimento unitamente alle reali capacità degli animali di arrecare ferite e morte furono per diverso tempo un jolly vincente nel corso della storia delle battaglie corpo a corpo.
In seguito il ruolo dei cani passò a quello di messaggeri e supporto di soccorso, abbandonando fortunatamente del tutto il compito di combattenti.