Uno studio del Ministero delle Finanze per aumentare la tassa di registrazione delle auto
Uno studio per aumentare la tassa di registrazione delle auto promosso dal Ministero delle Finanze e del Servizio Pubblico, potrebbe portare all’incasso di 630 milioni di euro.
Il provvedimento riguarderebbe circa 830.000 di auto per le quali al momento attuale non è richiesta la tassa e rientrerebbe nella riforma di tassazione dei veicoli spagnoli.
Auto dispensate dal pagamento per il basso livello di emissioni di anidride carbonica, potrebbero a breve rientrare in una nuova categoria oggetto di imposta.
Si tratterebbe, secondo le fonti del Ministero, di abbassare i limiti di esenzione da 120 grammi per km a 90 e con questa modifica le auto al momento esenti pagherebbero un’imposta minima che si attesta al 4,75% di quella normalmente prevista per veicoli ad alta emissione di CO2.
Nel 2016 il segmento di auto con maggior volume di vendita è stato quello relativo a veicoli con emissione tra i 101 e i 120 grammi di CO2, pari a 634.392 autovetture, seguito da quelle con emissioni comprese tra i 91 e i 100 grammi, pari a 194.838 auto.
Lo studio pretende di favorire auto a minor emissione
Il Ministro delle Finanze avrebbe ammesso che obiettivo della riforma fiscale sarebbe quello di favorire veicoli nuovi, per caratteristiche più sicuri e rispettosi dell’ambiente.
L’aspetto economico sarebbe, benché rilevante in termini di entrate, totalmente ininfluente rispetto al miglioramento dell’ecosistema, con la precisa intenzione di promuovere un passaggio graduale ma significativo verso veicoli a minor impatto ambientale.
Lo scorso anno un totale di 884.470 veicoli risultarono esenti dalla tassa di registrazione, a fronte di 262.375 autovetture che invece pagarono l’imposta.
Secondo lo studio e i dati raccolti dall’agenzia tributaria, in caso venisse attuato il nuovo provvedimento la percentuale di auto soggette al pagamento passerebbe dal 22,8% al 95,1%, tenendo conto delle immatricolazioni dello scorso anno.