Oggi lo spazio messomi a disposizione dalla Direzione di LEGGO TENERIFE viene dedicato alla Tenerife del futuro: le startups. Prendo lo spunto dal grafico del Nasdaq, l’indice tecnologico Usa che in questo giorni ha battuto i suoi record storici. Società come Google, Apple, Facebook, hanno raggiunto quotazioni miliardarie, alla base di queste storie di successo ci sono giovani imprenditori, o gruppi di imprenditori che hanno con passione portato avanti le loro Startups che in molti casi hanno cambiato il nostro modo di comunicare e lavorare del mondo.
Inizio da qui, ricordando l’incontro con Enrique Penichet rappresentante di BBOOSTER venture, una delle prime società acceleratrici spagnole, che da anni investe concretamente in Startups qui in Tenerife. Molto interessante ascoltare i numeri, le modalità operative e constatare che il sistema canario e spagnolo è molto aperto alle nuove aziende giovani e tecnologiche, ricalcando schemi e istituzioni similari del mondo anglosassone ed americano. BBOOSTER venture, viene periodicamente sull’isola per valutare di investire in progetti interessanti, mi ha confessato che la grande maggioranza chiude rapidamente per la difficoltà a portare risultati, mentre la partecipazione azionaria di quelle che ottengono risultati, ripaga gli investimenti e porta i guadagni alla sua struttura. Immaginate a quale Paese vengono vendute le Startups che funzionano? Proprio agli americani e magari, qualcuna riuscirà ad essere quotata proprio al Nasdaq…
Arrivo quindi all’attenzione che a Santa Cruz di Tenerife stanno ponendo a questo settore delle Startups, i grandissimi risultati turistici assicurano all’isola introiti nel presente e nel futuro, mentre il Cabildo sta cercando di dare una veste innovativa all’isola, investendo sui giovani, creando contatti con aziende private e banche (pubbliche e locali) per creare un’occupazione di qualità per i giovani canari e spagnoli e attirare dall’estero sempre più giovani talenti. Nei prossimi mesi questo progetto potrebbe ulteriormente “accelerarsi” visto che il Brexit con le future problematiche riguardanti la residenza, che entrerà in vigore alla fine di marzo 2017, potrebbero rallentare l’arrivo a Londra di tantissimi giovani imprenditori tecnologici, che fino a quest’anno avevano potuto utilizzare le strutture e le procedure create dall’ex Premier David Cameron, che avevano portato a rifiorire il centro di Londra.
Sto approcciando questo segmento aziendale con Mr. Paolo Sangiovanni, che sta portando sull’isola la sua esperienza del suo settennato nella City di Londra, proprio nel settore degli incubatori e acceleratori delle Startups, quelle aziende dove i giovani tecnologici più creativi riescono a sintetizzare i loro studi, le loro capacità, per entrare nell’economia reale ed in borsa nel migliore dei casi. Mr. Sangiovanni vuole incrementare, tra le altre cose a Tenerife, l’uso del Crowdfunding, l’innovativo strumento per raccoglie denaro direttamente dal mercato; come sta facendo attualmente Pedro Sanchez, per raccogliere fondi per vincere la campagna elettorale delle primarie e tornare Segretario del PSOE.
Prima di dare la parola a Mr. Paolo Sangiovanni vediamo quali sono i vantaggi che stanno attraendo tantissimi giovani da tutta la Spagna e sempre più dagli altri Paesi nel settore delle Startups proprio qui a Tenerife. Comincio dalle strutture che il Cabildo vuole coinvolgere nel programma “Tenerife 2030”, il Turismo di Tenerife, un’Ente che unisce 5 soci molto importanti, dalla Zona Zec (società con tributazione al 4%), alle aree portuali, i Parchi tecnologici e l’Università, le energie alternative e anche competenze nel settore cinematografico. Rammento velocemente anche i vantaggi fiscali già presenti nel REF e l’IGIC al 7%, che vengono in questo settore potenziati anche con diversi tipi di Deducciones fiscales per gli investitori privati a livello statale e regionale; Fondos de coinversión: Isabel La Católica (Europa), Spain Startup (estatal), Fondos de coinversión (regionales). Per quanto riguarda i finanziamenti (AYUDAS), le Startups possono contare su: Ayudas directas al emprendedor, Subvención a Pago único, Subvención Promoción del empleo autónomo.
Che vengono erogati principalmente dalla Camera di Commercio di Santa Cruz de Tenerife.
Concludo con il possibile uso del Crowdfunding, innovativa forma di finanziamento collettiva per poter avviare proprio una Startup, lascio la parola a Mr. Sangiovanni: “Il Crowdfunding (dall’inglese crowd, folla e funding, finanziamento) o finanziamento collettivo in italiano, è un processo collaborativo di un gruppo di persone che utilizza il proprio denaro in comune per sostenere gli sforzi di persone e organizzazioni. È una pratica di micro-finanziamento dal basso che mobilita persone e risorse. Il termine trae la propria origine dal crowdsourcing, processo di sviluppo collettivo di un prodotto. Il crowdfunding si può riferire ad iniziative di qualsiasi genere, dall’aiuto in occasione di tragedie umanitarie al sostegno all’arte e ai beni culturali, al giornalismo partecipativo, fino all’imprenditoria innovativa e alla ricerca scientifica. Secondo il Framework for European Crowdfunding, «l’ascesa del crowdfunding negli ultimi dieci anni deriva dal proliferare e dall’affermarsi di applicazioni web e di servizi mobile, condizioni che consentono a imprenditori, imprese e creativi di ogni genere di poter dialogare con la crowd per ottenere idee, raccogliere soldi e sollecitare input sul prodotto o servizio che hanno intenzione di proporre». Il crowdfunding è un’importante fonte di finanziamento ogni anno per circa mezzo milione di progetti europei che altrimenti non riceverebbero mai i fondi per vedere la luce.” Con Mr. Sangiovanni e i suoi Partner britannici di Alchemy Business Management nei prossimi mesi incrementeremo le iniziative nel settore delle Startups, avendo individuato nel mercato locale un terreno fertile a livello istituzionale, fiscale, bancario e poi come mi ha confessato lui “accelerare una startup e magari portarla in borsa, nel mite e caldo clima di Tenerife è molto più divertente che nella grigia ed opulenta Londra, che attualmente, causa Brexit, non è un luogo così ospitale per le giovani e brillanti menti europee…”
State quindi immaginando la Tenerife del futuro?
Meno pizzerie e chiringuitos de playa e magari più Startups House, dove, grazie alla fibra ottica, grazie ai vantaggi fiscali, grazie al Brexit, grazie all’attenzione del Cabildo per l’innovazione tecnologica (con l’ente Turismo di Tenerife) e di iniziative private come il Mentor Day, tantissimi giovani canari, spagnoli e da tutta Europa, potranno lavorare, sviluppare i loro progetti in un ambiente stimolante e pensare di diventare i nuovi Mark Zuckerberg…
Dott. Riccardo Barbuti
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