Dopo Tenerife e Gran Canaria, anche La Palma con El Puerto sarà classificata come Zona Franca, un’area che permetterà di avere vantaggi tariffari e fiscali per quanto riguarda il traffico delle merci e quindi considerata al di fuori del territorio doganale dell’Unione Europea.
La condizione di Zona Franca semplificherà le procedure doganali, eseguite in via telematica, e consentirà una memorizzazione infinita di beni che potranno essere etichettati e imballati, una realtà che sarà un sicuro punto attrattivo per investitori e attività industriali che potranno reperire merci provenienti da altri paesi, elaborarle a La Palma per poi commercializzarle all’estero.
El Puerto diventerà così più competitivo e attraente e con una forte connotazione internazionale, così come lo era stato per tradizione storica nel passato.
Il conferimento di Zona Franca a El Puerto nasce da una precisa volontà sia della Autoridad Portuaria che da quella delle varie amministrazioni pubbliche e imprese dell’isola, che si sono riunite per dibattere della questione nei primi giorni di febbraio.
Lo stesso presidente della Autoridad Portuaria di Santa Cruz de La Palma Ricardo Melchior definisce l’intento avanzato come un’opportunità molto importante per l’isola, in grado di creare diversi posti di lavoro, oltre che di diversificare l’economia insulare.
Melchior ha poi aggiunto che la creazione di una zona a libero scambio richiede l’espansione di El Puerto, la cui realizzazione avverrà a prescindere dall’intento promosso da più voci; per migliorare infatti la struttura già esistente, sarà necessario espandere la diga lunga 125 metri con l’aggiunta di una nuova banchina e una linea di ormeggio lunga dai 12 ai 14 metri.
Lo stato dell’arte vede il progetto di espansione già terminato e pronto per superare le varie procedure di approvazione, oltre che per ottenere dal Ministero un finanziamento di più di 10 milioni di euro, budget che interesserà anche il traffico delle navi da crociera che, essendo in crescita, richiederanno maggiori punti di attracco.
La Autoridad Portuaria ha fornito i dati dell’attività registrata da La Palma nel 2016, sottolineando un incremento dell’8,2% rispetto alla rendita precedente e pari a 62.780 tonnellate in più movimentate, per un totale complessivo di 668.601 tonnellate.
Gli incrementi hanno riguardato anche la movimentazione di merci liquide, con un aumento dell’1%, delle merci trasportate all’interno di container, un 7,8% in più rispetto al 2015, vale a dire un totale di 111.368 tonnellate.
Del resto il porto di Santa Cruz de La Palma rientra tra i primi 10 della Spagna per il flusso di crociere, quasi a livello di altri porti importanti come quello di Malaga, con un aumento nella fattispecie dell’8,5% di turisti provenienti da 133 scali diversi.
di Franco Leonardi