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    Nascerà il più grande santuario europeo di cetacei?

    Le acque vicine alla costa orientale di Lanzarote e Fuerteventura, inclusa la zona dove Repsol aveva realizzato le temute prospezioni di idrocarburi, sono abitate dalla terza parte di tutte le specie di cetacei del pianeta (ben 28 delle 86 conosciute), fatto che le rende lo spazio oceanico dell’Unione Europea con la più varia presenza di balene e delfini.

    Il WWF ha quindi raccolto 52.000 firme per creare in questa vasta area oceanica il più grande santuario europeo di cetacei.

    L’obiettivo è di creare una zona marina protetta dove saranno proibite le manovre militari e l’uso del sonar di bassa frequenza, venga regolato il traffico marittimo per ridurre il rumore e il rischio di collisione con i natanti, e venga innanzitutto proibita definitivamente l’esplorazione e l’estrazione di petrolio e di gas. Si tratta, sottolinea il WWF, una zona vitale per l’alimentazione, le nascite e il passaggio obbligatorio di questi animali, come anche di molte altre specie minacciate, come tartarughe e uccelli marini.

    L’iniziativa è supportata dall’appoggio del Governo e del Parlamento delle Canarie, delle Amministrazioni di Fuerteventura e Lanzarote e di un centinaio di scienziati dei centri di conservazione dei cetacei.

    Le isole Canarie sono uno degli ultimi posti al mondo dove è possibile avvistare gruppi di balene e delfini con i loro piccoli, capodogli a caccia di calamari giganti, e i particolari “zifios” che vanno ad alimentarsi a più di 1.000 metri di profondità.

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