Era il 16 gennaio del 1957 quando un temporale di proporzioni inaudite si riversò sull’isola di La Palma, accanendosi in particolare nella zona di El Llanito, nel comune di Breña Alta, dove il barranco de Aduares straripò provocando la peggior tragedia mai occorsa sull’isola nel secolo XX.
I morti accertati furono 26 benché molte fonti dell’epoca riportarono un bilancio più alto, pari a 37 vittime; molti dei corpi non vennero mai più ritrovati a causa della violenza del corso d’acqua che trascinò furiosamente detriti, auto, piante e animali.
In commemorazione dei cittadini che a El Llanito persero la vita, l’Ayuntamiento di Breña Alta ha deposto dei fiori sotto alla croce eretta in ricordo della tragedia e vicino alle due lapidi in marmo bianco su entrambi i lati del piccolo ponte che attraversa il barranco Aduares.
Il violento temporale colpì anche le zone di San José e San Antonio, nei pressi del barranco de Amargavinos, così come i comuni di Villa de Mazo e di Fuencaliente, dove si riportarono diverse vittime e danni ingenti.
Furono molti i poeti di La Palma a dedicare opere a quella che si rivelò la più grave tragedia dell’isola dovuta a fenomeni naturali, opere raccolte successivamente in un unico volume da parte di Justo Pérez Cruz intitolato Las Décimas del Temporal de 1957.
La massiccia inondazione distrusse un totale di 49 case, portò all’evacuazione di 240 persone e rovinò colture e vegetazione, oltre a provocare la morte di numerosi capi di bestiame.
Il fenomeno dello straripamento dei tanti barrancos presenti in tutte le isole dell’arcipelago è un evento al quale ancora oggi la cittadinanza è esposta e sono molti ad affermare che se un temporale come quello del 1957 fosse accaduto ai giorni nostri, le vittime sarebbero potute essere 200 anziché le 26 accertate.
di Ilaria Vitali