I dati relativi al fenomeno dell’aumento di persone senza fissa dimora sono stati forniti prima della fine del 2016 direttamente dalla Caritas di Tenerife che avverte che il totale delle persone transitate nell’istituto diocesano sono state 542, di cui 396 ospitati nelle sette strutture esistenti.
L’aumento dei senza fissa dimora sarebbe pari al 15% rispetto all’anno precedente e riguarda persone la cui vita è improvvisamente cambiata nel giro di pochi anni, giovani sotto i 35 anni di età e persone di età superiore ai 65 con disabilità e senza pensione contributiva.
Del totale delle persone ospitate dalla Caritas, l’80% sono uomini e il 20% sono donne, queste ultime in aumento a partire dal 2014.
Il profilo più comune in termini di età della persona senza fissa dimora, è quello di un soggetto tra i 45 e i 59 anni, che nel 15% dei casi ha maturato una significativa esperienza di vita in strada a causa di problemi di salute mentale o di dipendenze.
La Caritas di Tenerife sottolinea anche un incremento di persone sotto i 30 anni, soprattutto giovani clandestini immigrati, con poche o senza possibilità di impiego e a costante rischio di espulsione, e giovani con problemi mentali o di droga, privi del sostegno della famiglia e che, una volta divenuti maggiorenni, hanno perso la protezione imposta dal tribunale.
Il caso delle persone over 65 senza fissa dimora è un ulteriore tassello di un quadro dai risvolti drammatici che, secondo le previsioni della Caritas, è destinato a peggiorare nel corso di questo 2017.
Gli over 65 sono in genere persone con una pensione minima che non consente loro di sostenere il costo di un affitto e di eventuali spese mediche e che quindi li vede costrette a rivolgersi alle strutture della Caritas per un certo periodo di tempo.
Per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo problema la Caritas di Tenerife ha condotto varie iniziative, tra le quali la realizzazione di un video al quale hanno collaborato il Metropolitano di Tenerife e persone note.
Sotto lo slogan «por dignidad, nadie sin hogar», si è cercato di rendere noto un fenomeno che nell’ultimo periodo si è cronicizzato e per il quale il Gobierno non avrebbe ancora dato segnale di interessamento.
La Caritas di Tenerife conta su 7 strutture abitative per un totale di 126 posti letto, situate nei comuni di Santa Cruz di Tenerife, La Laguna, Puerto de la Cruz e Granadilla de Abona, all’interno delle quali le persone senza fissa dimora possono trovare non solo un rifugio e un pasto ma anche servizi di consulenza, assistenza psicosociale, educativa, legale e di formazione per migliorare le possibilità di trovare un impiego.
Le persone senza fissa dimora, sottolinea il direttore della Caritas Leonardo Ruiz del Castillo, vivono una situazione di profonda esclusione sociale e di perdita di dignità personale; vivere per strada non è solo indegno per qualsiasi essere umano ma è la più grande delle sventure.
di Biancamaria Bianchini