Gli isolani comprano sempre più via internet, dato che si traduce con un 33% di soggetti di età maggiore di 16 anni che ha effettuato acquisti on line nel 2015 con un aumento di tre punti rispetto ai dati dell’anno precedente.
Il rapporto annuale dell’Osservatorio Canario de las Telecomunicaciones y de la Sociedad de la Información, organo del Gobierno regionale, rivela che circa 546.000 cittadini canari di età tra i 16 e i 74 anni si sono avvalsi del commercio elettronico, costituendo un’incremento rispetto al 30,8% riscontrato nel 2014 ma rimanendo sempre in evidente distacco con la media del paese che si attesta sul 43%.
Il numero crescente di utenti che effettuano acquisti on line ha contribuito a far crescere il fatturato delle aziende e-commerce di 100 milioni rispetto all’anno precedente, per un totale di circa 555 milioni di euro.
Al contrario la percentuale di imprese con dieci o più dipendenti che acquistano su internet è leggermente scesa, portandosi dal 22,2% al 21,8%, confermando la posizione in coda dell’Arcipelago in ambito di commercio elettronico, laddove la media nazionale supera il 32%.
La particolare situazione dell’Arcipelago rispetto alla Spagna si inverte se si analizza l’uso del commercio elettronico per la vendita, che nelle isole rappresenta il metodo scelto dal 24,6% delle aziende studiate e che nella Spagna si ferma al 20,1%.
La ragione di questa controtendenza nell’Arcipelago rispetto alla media nazionale e relativa ad acquisti e vendite on line, è da ritrovare, secondo il rapporto dell’osservatorio, nel peso che il settore turistico ha rappresentato grazie ai numerosi portali specializzati presenti e che sono stati in grado di attuare una penetrazione nel mercato dell’80% delle imprese.
Il profilo che emerge dal rapporto dell’acquirente on line canario, è quello di un uomo con formazione scolastica professionale o superiore, di reddito medio alto, di età compresa tra i 25 e i 35 anni e residente in realtà urbane dai diecimila ai ventimila abitanti.
Il Gobierno de Canarias, per effetto dei dati emersi dal rapporto dell’osservatorio, ha intensificato la ricerca di soluzioni per incrementare gli acquisti on line, inclusa quella di sollecitare lo Stato affinché siano esentati dal pagamento del DUA, documento único amministrative, gli acquisti fino a 150 euro, manovra per il momento accettata dal Ministero delle Finanze ma che non ha ancora trovato riscontro in termini di bilancio.
Al momento attuale il limite fissato è di 22 euro, che ha permesso nei giorni scorsi per circa 30.000 acquisti effettuati on line l’esenzione al pagamento del DUA.
di Magda Altman