Iniziamo a raccontarvi le (dis)avventure di Claudia e i suoi amici pelosi e piumosi e carapacidosi: Ubi il Cirneco pazzo, Piff il Grifoncino chiamato “Cosopeloso”, il Canarino trovatello Cirp e ultima ma non meno famosa Tartina la tartarughina scampata dalla bocca di molti predatori.
Claudia vive in una casa di campagna con molto spazio aperto e un fiumiciattolo che passa abbastanza vicino e si è data un obiettivo nella sua vita: educare il “monello” Ubi… staremo a vedere…
Ti piacciono le sfide impossibili?
Hai una propensione per brecciare muri sbattendovi contro la tua testa?
Hai scoperto in te una seria vena masochista?
Se hai risposto sì a tutte le domande sei il tipo giusto per intraprendere l’attività di ‘obedience’ col tuo cirneco.
Svolgendo questo ludico passatempo espierai TUTTI i tuoi peccati terreni e un dì avrai in mano le chiavi del paradiso.
Soddisfatti o rimborsati!
Il sogno e la dura realtà
(munitevi di pazienza che questa descrizione è lunga!)
Il sogno:
c’hai un Cirneco dell’Etna, che già a dirne il nome ti viene un brivido di eccitazione. Elegante, con quel po’ di costole in evidenza che fanno così chic e il colore del grano maturo, gli occhi due pietre preziose.
Ti vedi passeggiare per il centro, hai azzardato anche un tacco alto e le gambe fasciate di calze fine, è primavera. Camminate, lui con la sua regale falcata e tu non sfiguri nemmeno un poco essendo gambalunga munita, lui ti segue passo passo. Siete un binomio perfetto, tu ti fermi, lui si siede posando il suo sguardo adorante su di te. La gente mormora un tantino invidiosa al vostro splendente passaggio.
La dura realtà:
esci scapicollandoti dietro al cirneco che si tuffa in strada come un caterpillar. Hai messo le scarpe da ginnastica, quelle vecchie perché lui ti tira verso il fango, le pozze, le immondizie e le pipì strappando felice al guinzaglio (anni di campo di addestramento…).
Hai le tasche puzzolenti di qualsiasi giacca visto che ospitano sempre crocche e premietti di vario tipo e la pallina con cordoncino sbavata e sfangata che ti penzola dalla cinta.
Arrivi trafelata al bar per un caffè e dopo mezz’ora di passeggiata tra i campi il cagnasso decide di farla davanti alla vetrina, estrai il sacchettino che si è intrufolato nel punto più ostico del marsupio mentre la bestiaccia tira verso un suo simile, c’è vento, i capelli ti vanno sugli occhi e in bocca e forse piove anche un po’, non ci vedi tanto bene…
La gente mormora un tantino disgustata al vostro passaggio!
di Claudia Grano