Ashotel e Cabildo di Adeje hanno annunciato la progettazione di un piano di prepensionamento per donne che svolgono la professione di cameriere a partire dai 58 anni di età, una misura cui potrebbero beneficiare quelle lavoratrici che hanno accumulato tra i 33 e i 35 anni di contributi versati alla Seguridad Social.
Stando alle previsioni dell’associazione di albergatori, questo provvedimento, se approvato, potrebbe coinvolgere più di 150 donne di Tenerife nel corso dei prossimi cinque anni.
Accolto con entusiasmo dal sindacato con un 90% di consensi, il provvedimento di prepensionamento è uno dei punti inseriti nel cosiddetto programma di benessere per le cameriere, voluto da Ashotel e Cabildo dopo i risultati ottenuti da un sondaggio realizzato dalla Edei Consultores somministrato a 206 lavoratrici di 36 hotel a tre, quattro e cinque stelle e alloggi a una e due chiavi di Tenerife.
Le conclusioni cui sono giunti rivelano una percezione nel complesso positiva circa l’ambiente di lavoro ma nel contempo una individuazione degli aspetti negativi quali il salario, per il quale è richiesto un aumento degli incentivi a fronte di un aumento di ore lavorative, e la carenza di una sistema di valutazione delle prestazioni oltre che delle opportunità di crescita professionale.
A questo proposito dai risultati del sondaggio emerge che mancherebbero le opportunità per occupare posti più qualificati all’interno delle imprese.
Tra i vari aspetti emersi dall’indagine vi è quello relativo al fatto che più della metà degli intervistati ha affermato di servire lo stesso numero di camere dell’inizio del lavoro, mentre solo il 20% riconosce di avere un carico maggiore rispetto a quando ha cominciato e il 16% di avere invece subito una riduzione del numero di camere di cui occuparsi.
Della totalità, una percentuale pari a 81% dichiara di svolgere compiti di pulizia anche nelle aree comuni, oltre a quelli nelle camere.
Ulteriore aspetto analizzato riguarda invece l’impatto del tipo di lavoro sulla salute e circa quattro lavoratrici su dieci affermano di soffrire di frequenti dolori mentre per l’82% non si è verificato alcun problema di salute da imputare al tipo di impiego.
In merito a questo Ashotel ha annunciato l’intenzione di lanciare un programma di formazione ad hoc con l’obiettivo di prevenire e ridurre gli infortuni sul lavoro e nel contempo di promuovere la mobilità di lavoratrici con problemi di salute verso settori che richiedono un impegno fisico ridotto, come ad esempio i ristoranti.
In questo modo si potrebbe assistere al trasferimento di circa un centinaio di dipendenti all’anno.
Dal sondaggio infine emerge che circa il 90% delle cameriere lavora a tempo pieno, in particolare, per il 75%, cinque giorni alla settimana.
Oltre al prepensionamento, Ashotel intende promuovere la quota maschile nel tipo di impiego, così come di favorire l’accesso dei figli dei lavoratori e delle lavoratrici nella rete del Centro Infantiles de Tenerife.
Jorge Marichal, presidente di Ashotel, ricorda infine che Tenerife è una delle poche destinazioni turistiche in cui è vietato il subappalto delle cameriere, come indicato espressamente nel contratto collettivo.