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    Borse proibite in Spagna, quando un eccentrico vezzo diventa una potenziale arma

    La gamma di borse per signora disponibili sul mercato è vasto quanto quello delle scarpe e come questo rappresenta un’autentica tentazione per ogni rappresentante del gentil sesso.

    Ma quando questi intramontabili oggetti del desiderio presentano caratteristiche così eccentriche da renderle ancora più appetibili, può talvolta scattare il controllo delle forze dell’ordine, soprattutto se le caratteristiche riguardano un’arma atta a offendere, benché mascherata dall’accessorio.

    È il caso delle nuove borse rigide, più simili a pochette in verità, che hanno un’impugnatura del tutto simile al famigerato tirapugni degno di una delle più malfamate gang di delinquenti.

    E benché siano sormontate da improbabili pietre (finte) luccicanti o vezzose stelle occhieggianti, le borse con il tirapugni rappresentano un’arma proibita dalla legge, indipendentemente dalla volontà della persona che le porta.

    Questo è quanto ha stabilito la Dirección General del cuerpo de Policía che ne ha immediatamente predisposto il sequestro, ritenendo proibita la vendita e una grave infrazione il possesso.

    Graziose fanciulle barcollanti su vertiginosi tacchi e sfoderando alla mano una di queste borse durante l’ennesimo aperitivo mondano potrebbero quindi essere private del vezzoso accessorio e denunciate.

    La questione non è in realtà nuova, già nel 2013 le borse con il tirapugni come impugnatura sono state oggetto di discussione della Delegación del Gobierno de la Comunidad de Madrid affinché venissero ritenute arma proibita e diverse denunce della Guardia Civil al ritrovamento nell’aeroporto di Madrid Barajas di forniture in grande scala dell’oggetto, aprirono una consulta per la definitiva risoluzione del problema.


    Nel febbraio del 2013 vennero sequestrate 104 borse rigide con impugnatura a tirapugni, 91 di queste in un locale commerciale, manco a dirlo, situato in un poligono di Fuenlabrada, Madrid.

    A questo punto la domanda sorge spontanea: perché proprio in un poligono? caso fortuito o tentativo di smerciare effettivamente un’arma mascherata da accessorio bypassando la legge?

    l successivi ritrovamenti in analogo luogo, ovvero vicino a un poligono, a Arganda del Rey, sempre a Madrid, di 13 borse con le stesse caratteristiche e a Badalona, Barcellona, di 825 simili esemplari, dovrebbero di per sé costituire risposta esauriente all’interrogativo.

    A pesare sui ritrovamenti, e vieppiù sui commercianti, vi sono le istruzioni risalenti al 2012 di ritirare la vendita delle borse in questione.

    Insomma, anche se vi piace, si intona perfettamente con il vostro ultimo smalto, e la trovate esageratamente bella, la borsa con il tirapugni ve la dovete decisamente dimenticare in un cassetto, meglio ancora distruggerla, pur con grande dispiacere.

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