Questo mese la nave del mistero vi vuol far conoscere un orrendo caso di omicidio, uno degli episodi più danteschi della cronaca nera del “mistero”, un crimine vincolato con la confusione mentale ed il fanatismo religioso ed esoterico avvenuto nel Natale del 1970.
Nell’aprile del 1970 la famiglia Alexander proveniente da Amburgo si trasferisce a Tenerife e si stabilisce a Santa Cruz in cerca di una nuova vita.
La scelta di trasferirsi sull’isola pur non avendo la necessaria padronanza della lingua spagnola, senza un lavoro e privi di altre fonti di reddito, fu dettata principalmente dalla situazione di isolamento di cui godeva il posto in quegli anni.
I vicini di casa trovano che la famiglia sia molto tranquilla e in cerca di un’integrazione completa con il tessuto sociale locale, soprattutto le loro 3 figlie tra cui Sabine, una delle gemelle, che si prestava a fare lavori di pulizie presso lo studio di un dottore della città.
L’unico membro della famiglia che in apparenza era più introverso e poco sociale era il figlio sedicenne che tendeva ad isolarsi e non uscire di casa, e risultava molto strana l’abitudine di dormire con i genitori nonostante fosse ormai adolescente.
Il 18 dicembre il giovane Frank e il padre Harold vanno dalla figlia Sabine e le raccontano con molta calma come due giorni prima hanno ucciso e squartato la madre e le sorelle in quanto nei loro occhi avevano visto il maligno.
La figlia dopo aver ascoltato il racconto con una grande tranquillità e normalità, avvisa la guardia civil che in effetti al recarsi nell’appartamento trova i resti delle vittime.
La forza di polizia arresta immediatamente i due assassini ed inizia le indagini allertando anche il consolato tedesco e i colleghi del paese d’origine.
La polizia tedesca al sentire il cognome della famiglia informa che erano già ricercati in Germania in quanto parte di una setta denominata “I figli di dio”.
Questo particolare ordine religioso aveva uno stampo agnostico cristiano, pur toccando aspetti che cadevano nell’esoterismo più classico.
Secondo le dichiarazioni il capo famiglia in poco tempo arriva ad essere il leader del gruppo e convince la comunità e ancor più la sua famiglia che il figlio sia il Messia.
Lo status di nuovo Redentore comporta che il bambino venga cresciuto super protetto.
Era assecondato in tutte le sue richieste, era misogino e considerava le donne come le portatrici del peccato.
Il padre considerava l’unico difetto del bambino l’essere mancino, e per questo lo sottopose a cure psichiatriche allo scopo di correggere il difetto, ma questi trattamenti creano nel figlio dei problemi di balbuzie, accentuando il desiderio di isolamento del minore.
Durante il processo la testimonianza dei due guardia civil che entrarono nell’appartamento disegnò uno scenario quasi dantesco.
Secondo il relato le due figlie si trovano nel salone della casa in avanzato stato di decomposizione, a una delle ragazze era stato estirpato l’utero e rimossi i seni, che poi erano stati affissi come macabri trofei sulla parete, mentre l’altro corpo risulta sventrato.
Entrando nella camera da letto principale trovano la madre uccisa utilizzando un appendino di legno preso da uno degli armadi e il cuore estirpato appeso mediante una corda nella parete del salone, oltre ai seni e l’utero.
Le analisi forensi successive rilevarono anche dei rapporti sessuali post-mortem praticate dai due familiari sul corpo della madre dopo l’atroce omicidio.
Quando i due criminali confessano il crimine durante il processo, affermano che gli atti compiuti erano necessari e giustificati in quanto le donne della famiglia erano state possedute dal maligno e che l’accesso al male nella casa fu dato dalla madre e per questo si erano accaniti ancora di più su di lei.
L’unica sopravvissuta della famiglia decide di rinchiudersi in convento e non partecipare neppure al processo e ad oggi che dovrebbe avere 57 anni non si hanno notizie su dove si trovi.
Sperando di non aver ferito la sensibilità dei lettori abbiamo ritenuto necessario portare alla luce questo caso di fanatismo religioso sfociato in un orribile omicidio.
di Loris Scroffernecher