
In questo senso, la relazione del Ministero della Sanità sugli indicatori sanitari di quest’anno mostra che, nel caso delle isole, le Canarie hanno guadagnato l’aspettativa di vita.
Tuttavia, l’arcipelago è agli ultimi posti in Spagna in termini di periodo che vivrà senza limitazioni.
Il rapporto, che compila i dati per il 2015, mostra che l’aspettativa di vita degli isolani alla nascita è di 82,3 anni, superiore agli 80 del 2007.
In realtà, l’arcipelago è stata la Comunità autonoma spagnola con il maggiore aumento.
Questo scenario contrasta con la situazione se si tiene conto degli anni di vita sana (HAV), una scala basata sulla mortalità e sulla limitazione dell’attività, in cui le isole occupano l’ultima posizione nella classifica statale.
Si stima inoltre che le Isole Canarie avranno 58,2 anni di vita sana e 24,1 anni con limitazione dell’attività. Oltre al fatto che le Isole Canarie sono in coda, dato che la media statale dell’AVS è di 66,7 anni (con una differenza di 8,5 anni), se confrontiamo i dati dell’ultima relazione con quelli del 2007 possiamo notare una diminuzione significativa, essendo questa l’unica regione che retrocede.
Così, nel 2007 l’ASV aveva 63,6 anni e si stimava avesse una durata di vita di 16,3 anni con limitazione dell’attività.
Questo declino negli anni di vita sana è visto anche in altre scale simili basate sulla soggettività del paziente. Un medico ha aggiunto che, a suo parere, questo scenario che comporta una peggiore qualità della vita è direttamente legato al fatto che le Isole Canarie sono all’avanguardia della povertà, della disoccupazione, dei salari più bassi e delle cattive condizioni di salute.
La mortalità da diabete mellito nell’arcipelago è 2,5 volte superiore alla media nazionale.
Il rapporto degli indicatori sanitari afferma che il numero di persone che muoiono di diabete mellito è 2,5 volte superiore nelle isole Canarie rispetto al resto del paese.
Sebbene, in termini generali, la Spagna abbia il 10% di decessi in meno a causa di questa patologia rispetto alla media europea, nel caso delle isole, oltre che di Melilla, l’incidenza è preoccupante.
Nello Stato nel suo complesso, la malattia rappresenta il 2,4 per cento dei decessi, una cifra che negli ultimi anni è andata progressivamente diminuendo.
Questo calo si osserva anche nell’arcipelago.
di Franco Leonardi