Il progetto di legge delle Isole Canarie per la protezione e il possesso degli animali da compagnia, approvato la settimana scorsa dal Consiglio regionale, mira a prevenire e sanzionare i casi di maltrattamenti agli animali e a promuovere la cosiddetta opzione zero (NdR che io tradurrei con: nessun animale deve morire o soffrire in alcun modo).
Anche se il divieto di utilizzo degli animali negli spettacoli circensi e nei combattimenti di galli – quest’ultimo con una tradizione nelle isole – sono state le misure che hanno avuto il maggior impatto sulla società negli ultimi giorni, il documento che ora deve essere approvato da diversi organismi, tra cui il Parlamento, include un’altra serie di misure che mirano sia a proteggere l’animale stesso sia a regolare il suo comportamento nei confronti degli esseri umani, evitando danni ad entrambi.
Proprio all’interno di questa sezione è incluso il “divieto di animali domestici nei parchi giochi per bambini debitamente segnalati”.
L’inosservanza di questo punto è classificata come colpa lieve, per la quale l’ammenda può variare da 100 a 300 euro.
Questa sezione è uno degli aspetti introdotti in questa nuova legge e non esisteva nei regolamenti precedenti.
Questa legge è “più avanzata” rispetto alla precedente, più in linea con la realtà sociale.
Un altro aspetto che è incluso nella norma, per “proteggere l’animale, prevenire la sua sofferenza, e proteggere gli esseri umani,” è la limitazione del numero di animali da compagnia per famiglia.
Una cifra esatta non è ancora stata definita, in quanto sarà risolta una volta redatto il regolamento, ma vi sarà certamente una differenziazione tra zone rurali e urbane.
Ad esempio, Madrid prevede un limite di cinque animali.
La nuova legge stabilisce inoltre che gli animali da compagnia devono essere identificati solo mediante microchip – e anelli nel caso degli uccelli – il che significa che i tatuaggi precedentemente applicati sulle isole saranno vietati. Un altro divieto è l’uso di animali in combattimenti, spettacoli circensi, l’abbandono di questi o il loro uso itinerante. L’uso di animali in pellegrinaggi, gare e feste popolari o patronali specifica una serie di requisiti, peraltro già presenti, come le autorizzazioni pertinenti, evitare sovraffaticamento e danni, ecc.
L’inosservanza del presente documento è accompagnata da una serie di sanzioni per infrazioni minori, gravi e molto gravi.
Quest’ultima, la cui multa può variare da 2.001 a 30.000 euro, comprende i maltrattamenti e l’abbandono, la macellazione o la celebrazione di combattimenti.
Quelli gravi possono essere puniti con sanzioni da 301 a 2.000 euro, mentre quelli leggeri saranno multati da 100 a 300 euro.
I fondi raccolti saranno destinati alla cura degli animali.
di Bina Bianchini