Non mi sembra che nessuno oggi come oggi se ne faccia moltissimo di un giorno di bontà pianificata con largo anticipo.
E nemmeno di un solo nuovo anno di “pace e serenità a te e tutti i tuoi cari”.
Tuttavia un augurio fatto col cuore, un desiderio sincero di bene ha la sua bella energia e c’è chi dice che le preghiere funzionino.
La retorica delle feste di Natale è una macchina troppo vecchia per mettere in moto e portarci da qualche parte.
Abbiamo bisogno di un mondo diverso, di un luogo in cui le persone buone siano più coraggiose e le cattive non siano ovunque al timone, spavalde e indisturbate.
Non abbiamo bisogno di spegnere per un giorno i cattivi pensieri, abbiamo bisogno di vivere in un mondo davvero diverso e di trovare l’energia per uscire dall’angolo e pretenderlo.
Abbiamo bisogno di smettere di augurarci qualcosa che possiamo in concreto fare, e della forza del sostenerci a vicenda quando arriva il prezzo della responsabilità.
E’ una grande sciocchezza che non si possa pagare il prezzo della responsabilità.
E’ vero solo che nessuno è forte abbastanza per pagarlo da solo.
Regalo a tutti noi una palla di quelle con la neve dentro, e dentro la palla, un mondo di persone che si sostengono a vicenda, fanno fronte unito nello scegliere uno scopo giusto, un modo onesto per raggiungerlo, il coraggio di spendersi in ciò che credono, la certezza che tenderanno la mano a chi dovesse avere bisogno di sostegno, l’energia per prendere a pedate chi soffoca la libertà e la felicità delle persone.
Auguro di cuore a tutti noi un mondo di persone responsabili, che vincano la pigrizia e tirino su le ginocchia dagli inginocchiatoi delle chiese e la piantino di pregare per un mondo migliore.
Uomini con la schiena dritta che scendano piuttosto per le strade, e quel mondo migliore lo facciano con pericolo, fatica, impegno e soddisfazione come ranocchi baciati dalla principessa, pronti a rizzarsi in piedi e riprendersi il loro regno.
Buon mondo migliore a tutti.
di Claudia Maria Sini