Colui che pensa di fare un viaggio alle Canarie, sarebbe buona cosa si dotasse di un elenco delle cose MUST SEE per cercare di non tralasciare nemmeno una delle spettacolari attrazioni naturali e non che l’Arcipelago offre, come il Parque de Esculturas Gernot Huber che è riuscito a fondere in una simbiosi perfetta, l’arte, la natura selvaggia, l’architettura e il rispetto per l’ambiente.
Il Parque Huber, ospitato all’interno della finca Los Cardones, a San Isidro, sotto l’occhio vigile del Teide e della Montaña Roja, si trova all’interno di una tenuta di 78mila metri quadrati di paesaggio caratterizzato da un centinaio di sculture, alcune monumentali, altre mobili, realizzate con diversi materiali, da quelli provenienti dall’isola come pietra e legno, fino a acciaio, vetro e oro, interconnesse tra di loro da una rete di percorsi della lunghezza di oltre due km.
Il Parque Huber, dal nome del suo fondatore e scultore, nonché proprietario della finca, è stato realizzato quando l’artista, nel 1990, ha smesso di lavorare, decidendo di promuovere l’arte e di vivere tra le sculture.
Dopo una lunga crociera in giro per il mondo, Gernot Huber insieme alla moglie Ina ha cominciato a creare questo spazio unico, combinando l’armonia tra arte, architettura e natura endemica dell’isola, rendendo così il Parque una attrazione unica per il comune di Granadilla e in generale per il Sud.
Diversi gli artisti ospitati con le loro opere, come Jaime Alonso Fernandez, Alberto Soto Delgado e numerosi giovani provenienti da Ucraina, Italia, Russia, Belgio e soprattutto dalla Germania.
Gernot e Ina Huber hanno costituito quindi una fondazione culturale, la Fundación Canaria Gernot Huber, con lo scopo di promuovere l’arte e la cultura tra i giovani attraverso borse di studio, al fine di mantenere viva l’eredità di una entità come quella del Parque che non ha scopo di lucro.
Le borse di studio, che possono essere richieste da scultori entro 10 anni dal completamento della loro istruzione superiore, comprendono le spese di viaggio, il soggiorno presso la residenza della Fondazione, tutti i materiali didattici necessari, l’assistenza finanziaria di 2000 euro e una settimana di vacanza sull’isola.
La durata della borsa di studio dipende dal tempo di lavoro pianificato più il tempo di esplorazione dell’isola.
Huber, ora ottantottenne, è originario di Tübingen, Germania, ma vive tra Tenerife e Amburgo fin dagli anni 90; dopo il liceo ha studiato pittura, litografia, arti grafiche e pubblicità a Monaco e dal 1953 ha lavorato come grafico per le maggiori aziende europee, come la Philips.
Nel 1960 ha fondato la sua agenzia pubblicitaria ad Amburgo e nel 1970 è diventato docente universitario in disegno industriale; è stato solo nel 90 che Huber ha iniziato a dedicarsi totalmente alla scultura per i suoi parchi, quello di Granadilla e quello di Amburgo.
La strada proveniente dalla TF64 per San Isidro porta il suo nome, un fatto bizzarro per l’artista che ha candidamente affermato che in Germania accadono cose simili solo dopo la morte di qualcuno.
Il parco attualmente apre dalle 14.00 alle 17.00 solo ogni seconda domenica del mese fino ad aprile, dopo di che, come auspicato da Alexander Stomberg curatore dei rapporti pubblici della fondazione, potrebbe di nuovo riaprire in estate, in concomitanza con l’apertura dell’altro parco Huber di Amburgo.
Bina Bianchini