Profonda preoccupazione quella espressa dalla AOC TFS, la Asociación de Compañías Aéreas del Aeropuerto Tenerife Sur, nei confronti dello stato attuale delle strutture e della qualità dell’aeroporto, ritenuto dalle compagnie aeree in condizioni vergognose di obsolescenza e decadimento.
L’aeroporto, che sta vivendo una significativa crescita annuale del traffico, molto presto risulterà addirittura sottodimensionato per far fronte al flusso dei visitatori, tanto che la AOC TFS, facendo appello alle autorità, alle associazioni e alle società collegate al settore del turismo, ha richiesto la costruzione urgente di un edificio che metta in collegamento i due terminal esistenti; senza un intervento mirato e immediato, ha sottolineato, la AENA si vedrà costretta a negare le domande di aumento numero dei voli.
Il Tenerife Sur è uno degli aeroporti più redditizi all’interno di AENA e che solo nel 2017 ha visto transitare più di 11 milioni di passeggeri, fornendo così entrate per le casse statali che di certo non giustificano né lo stato di obsolescenza in cui versa, né tantomeno gli scarsi interventi effettuati per porvi rimedio fino ad ora.
L’Associazione ha sottolineato in effetti che nei 40 anni di vita che tra poco compierà l’aeroporto, sono stati pochi i lavori di ampliamento e di adattamento effettuati, inferiori addirittura a quelli apportati agli aeroporti delle altre isole dove, pur senza lo stesso livello di traffico, si è beneficiato di un costante miglioramento strutturale e infrastrutturale.
Ad esempio l’aeroporto di Gran Canaria recentemente ha ampliato il proprio terminal mentre quello di Fuerteventura da anni possiede strutture con una capacità di accoglienza ben superiore al traffico generato.
Questa mancanza di investimenti e di pianificazione ha finito per mettere Tenerife in una situazione paradossale, dove alla situazione di obsolescenza si accompagna una costante domanda di inserire nuovi voli e nella quale si verificano episodi definiti vergognosi, come quello dovuto alla mancanza di spazio nel terminal per il quale i passeggeri devono accedere ad un piano superiore per passare i controlli di sicurezza, per poi scendere di nuovo per effettuare l’imbarco.
In giorni di massima affluenza, come il martedì, il venerdì, il sabato e la domenica, non vi sono sufficienti porte di imbarco disponibili, un fenomeno inaudito considerando che per un aeroporto con un traffico di 11milioni di passeggeri sono previste solo 8 passerelle telescopiche, laddove a Fuerteventura, con la metà dei passeggeri, ve ne sono 9 e a Gran Canaria, con pari volume, ve ne sono 12.
Un altro aspetto eclatante riguarda l’assistenza richiesta dai passeggeri a mobilità ridotta, per i quali Tenerife Sur rappresenta il secondo aeroporto in ordine di importanza che gestisce queste situazioni; i banchi del check in sono spesso in numero insufficiente o vengono chiusi quando piove per l’entrata dell’acqua nelle aree di attesa.
Le compagnie aeree sottolineano che la mancanza di investimenti coerenti ha mantenuto un terminal adiacente, costruito anni fa, chiuso e inutilizzato perché quando venne realizzato non era stato dotato di gate di imbarco o sala arrivi, così come lamentano che la capacità dei parcheggi per autobus di tour operator è continuamente satura.
Mancano spazi per le società di nolo delle autovetture, cosa risolta da AENA riducendo il numero di posti auto dedicati ai privati e agli stessi dipendenti, che si sono visti costretti a parcheggiare in aree remote allungando così i tempi di raggiungimento del posto di lavoro.
E di tutta questa paradossale situazione di obsolescenza e decadimento, dovute per lo più a poca attenzione e a mancanza di pianificazione delle opere necessarie, le compagnie aeree ne vivono disagi, ritardi e talvolta incidenti.
Nel Documento de Regulación Aeroportuaria DORA per il quinquennio 2017-2021, documento nel quale il Ministro dello Sviluppo contempla investimenti da effettuare a beneficio dell’aeroporto, sono previsti 116 milioni di euro erogati in 5 anni e di questi, oltre 30 saranno messi a disposizione per adeguamento dell’area parcheggio degli aerei, per realizzare la quale verrà parzialmente chiusa la pista di rullaggio.
Lavori necessari ma eseguiti in ritardo e quindi maggiori per entità, costi e tempi di realizzazione, e che provocano ritardi nei servizi come quello del trasferimento dei passeggeri dagli aerei al terminal, della consegna dei bagagli, della fornitura di carburante dei mezzi, dell’arrivo del catering a bordo; la percezione di obsolescenza e incuria giunge così anche ai passeggeri che si sono trovati e si trovano, loro malgrado, a subire stress, disagi e, fortunatamente in sporadici casi, due collisioni su pista.
Insomma Tenerife Sur dovrebbe essere una struttura moderna, di qualità, con una crescita che superi la domanda attuale per garantire il progresso della destinazione turistica, in linea con gli sforzi compiuti in altri settori.
L’evidente stato di degrado in cui versa, osserva AENA, è l’ultimo ricordo che rimane impresso ai turisti quando lasciano l’isola e questo, a lungo andare, potrebbe ripercuotersi negativamente sul futuro di una delle mete attualmente più gettonate dell’Europa.
di Ilaria Vitali