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    Autismo, quando la speranza si nutre di truffa

    Sono molti i genitori disperati per una grave patologia che colpisce i propri figli e per la quale non esiste una cura specifica valida che porti a remissione totale dei sintomi; stiamo parlando di autismo, un grave disturbo che compromette l’interazione sociale dei bambini, caratterizzato spesso da problemi legati alla comunicazione verbale e non, che provoca un’apparente ristrettezza di interessi nei soggetti colpiti e comportamenti ossessivi ripetuti.

    L’autismo generalmente appare all’età di due anni, senza un motivo e le cui cause vengono ricercate nell’ambiente di vita del bambino e nel suo sviluppo neurobiologico.

    La patologia, che presenta una elevata varietà di sintomatologia e una complessità generale nella sua definizione clinica, purtroppo è legata, come spesso accade ad altre patologie di elevata gravità, a truffe che corrono sul web e che hanno la pretesa di mostrarsi come cure miracolose e soprattutto definitive.

    È quello che accaduto recentemente nel Regno Unito, dove la polizia ha interrogato le famiglie che hanno somministrato soluzioni minerali spacciate per miracolose ai propri figli affetti da autismo; i preparati acquistati su internet, una volta sottoposti ad analisi, si sono rivelati composti da alte dosi di biossido di cloro e quindi sono risultati niente più che candeggina.

    In un gruppo privato su Facebook che riunisce genitori di bambini ammalati di autismo, sono stati intercettati post che assicurano, senza alcuna base scientifica, che la patologia è causata da parassiti per eliminare i quali è necessario utilizzare la fantomatica MMS, la sostanza minerale miracolosa rivelatasi poi candeggina.

    La polizia britannica ha quindi pubblicamente denunciato l’accaduto precisando che la MMS non è un prodotto medico bensì una sostanza chimica estremamente pericolosa, priva di licenza medica o scientifica e soprattutto base utilizzata per produrre la candeggina industriale.

    Sia la FSA, Food Standards Authority, che la MHRA, Helath and Medical Regulatory Agency, hanno messo in guardia i genitori dei bambini autistici, che nel Regno Unito rappresentano un minore ogni 100, ma non sono riuscite a togliere di fatto il prodotto su internet, dove è ancora in vendita come trattamento miracoloso contro l’autismo.


    dalla Redazione

     

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