“LO SCAMBIO” di Piera Zampi, edito da DM EDIZIONI
Italiana di nascita, tinerfeña di adozione, esordisce con un thriller interessante.
Una sceneggiatura più che un racconto, strutturato su un alternarsi di metafore e immagini così serrato che se dovessi trovare un limite al libro, a volte servirebbe una pausa, per assimilarle con calma.
Di sicuro, se l’idea era costruire il proprio stile, lo ha fatto.
Una storia originale, dall’esito imprevisto, un giallo classico ma con innesti di tenerezza e riflessione da letteratura un filo più strutturata di un semplice libro da intrattenimento.
Sbozza biografie in poche righe, salta tempo e spazio, senza perdere il ritmo del linguaggio né quello della storia.
Una penna giovane e ancora non scafata, libera da quegli interventi delle case editrici che, la vecchia guardia di chi legge da mezzo secolo, riconosce da lontano.
Un libro che difficilmente si lascia a metà perché la tensione è costante e non casuale.
Il finale arriva forse troppo serrato, come se il ritmo del racconto accelerasse, ma ben pensato e ben scritto, nonostante avrebbe retto tranquillamente un paio di pagine in più.
Claudia Maria Sini