Il Cabildo di Tenerife, attraverso il Dipartimento per l’Ambiente, ha stanziato per il 2017 oltre 700mila euro per un piano di controllo ed eradicazione della flora esotica sull’isola, dove sarebbero già state registrate fino a 22 specie.
Il piano, lanciato lo scorso mese di luglio, ha già agito su 92 ettari raccogliendo oltre 15 tonnellate di detriti vegetali e dovrebbe coinvolgere altri 90 ettari di terreno entro la fine dell’anno.
Il piano di eradicazione della flora esotica è la prima fase di un programma più ampio che prevede una strategia insulare per controllare la biodiversità nei prossimi 10 anni.
Secondo Valbuena, il vice presidente e consulente del Dipartimento per l’Ambiente, la strategia resta l’unica garanzia affinché il lavoro di eradicazione e controllo sia portato avanti, preservando così le specie autoctone di Tenerife.
Per questa prima fase è stata adottata una metodica con la quale viene analizzata la capacità di propagazione delle specie e le aree più sensibili, con l’obiettivo di stabilire delle priorità di azione e di instaurare delle collaborazioni con i comuni di competenza per poter ottenere i debiti permessi.
Valbuena ha precisato che al momento le aree sottoposte a operazioni di eradicazione comprendono 14 comuni e 12 aree protette del nord e del sud dell’isola, tra le quali il Parque Rural di Anaga, il Parque Rural di Teno e la Riserva Natural Malpaís di Güímar.
Per poter effettuare tutti i lavori, informa Valbuena, sono state assunte 41 persone suddivise in 8 gruppi, dei quali 3 addestrati da operatori specializzati in arrampicata, al fine di operare in aree di difficile accessibilità.
Il piano contro le specie esotiche è senza dubbio un’ottima opportunità per il reintegro di molti disoccupati nel mondo del lavoro, in questo caso, verde.
dalla Redazione