Tenerife e tutte le isole dell’Arcipelago canario sono da sempre unite da un’eredità intrinsecamente legata a tutti i tipi di rituali, sia magici che di natura religiosa, nati con l’uomo e sviluppatisi con esso.
In particolare vi sono credenze e tradizioni di derivazione aborigena, che la popolazione canaria ha portato avanti contaminandole con altre di origine straniera per effetto della conquista castigliana delle isole, contribuendo così alla nascita di nuove usanze, alcune ancora vive nel folklore popolare, come El Bailadero de las Brujas de Anaga, una credenza legata a una località situata all’interno dell’isola di Tenerife e famosa per la sua singolare geografia.
Una vera e propria cordillera montuosa che ricorda una spina dorsale, è da sempre stata vissuta dalla popolazione come luogo iconico e unico, oltre che permeato da un particolare flusso di energia, che sacerdoti e streghe utilizzavano nella celebrazione dei loro culti.
Questa forma di rituale pagano non è stata abbandonata neppure dopo l’avvento del cristianesimo sulle isole, come invece avvenne ad esempio a El Hierro, ma rimase attirando decine di praticanti dell’occulto e della stregoneria che cercarono proprio ad Anaga i luoghi ideali per svolgere le proprie cerimonie.
La leggenda vuole che le brujas, le streghe, salissero sulla cima della cordigliera, nella zona tra San Andrés e Taganana, vestite di nero, salmodiando canti oscuri e passando attraverso gli alberi, accompagnate dai cori dei seguaci e fornendo un’immagine, per chi ha avuto la fortuna di assistere a una delle cerimonie, spettrale e sinistra, soprattutto per le danze praticate intorno a timidi fuochi accesi nel buio, da cui il nome di Bailadero, ballerino.
El Bailadero de Anaga da sempre è un luogo mistico e insolito, magico quanto estremamente connesso alla natura, ma con una storia ancora piena di misteri e fortemente ancorata all’isola.
Nei giorni della congrega delle streghe, narrano i locali, dalla mezzanotte in poi diversi personaggi oscuri e le brujas raggiungevano in fila indiana la cima della cordigliera e nessuno degli abitanti, per timore di un maleficio, osava avventurarsi per strada.
Ma qualcuno afferma che ancora oggi si vedono, di tanto in tanto, dei misteriosi fuochi sulla cima della montagna e una altrettanto misteriosa danza di ombre.
Magda Altman