Il fenomeno della vendita ambulante e il mancato supporto delle forze dell’ordine al centro delle polemiche.
Proseguono le lamentele dei commercianti di Tenerife Sur nei riguardi della vendita ambulante abusiva, fenomeno che in questo ultimo periodo è aumentato e che, stando alle polemiche degli imprenditori, le forze dell’ordine demandate al suo controllo talvolta ignorano.
Il CEST, Círculo de Empresarios y Profesionales del Sur de Tenerife, ha così denunciato l’inerzia delle autorità e ha richiesto, per l’ennesima volta, di porre fine alle continue vessazioni subite dai turisti da parte degli ambulanti ed una maggiore ed attiva presenza di polizia locale sul posto.
Nonostante le continue lamentele riguardo al crescente disagio di commercianti e visitatori e alla pessima immagine che sta uscendo della zona turistica più frequentata dell’isola, i problemi non solo persistono ma si sono moltiplicati.
Zone come la playa de La Enramada, a Adeje, fino a Los Cristianos e tutte le spiagge di quella zona della costa, subiscono ogni giorno l’andirivieni di personaggi che abusivamente vendono i loro prodotti, per lo più falsi o di dubbia qualità, arrecando danno di immagine e disturbo alla quiete pubblica.
Quel che è peggio, affermano i componenti del CEST, è che le amministrazioni pur conoscendo da tempo il problema e tutte le conseguenze del fenomeno, non hanno ancora adottato misure efficaci per ridurlo o eliminarlo del tutto; la concorrenza sleale che ne deriva, la violazione degli obblighi fiscali, i casi di vere e proprie aggressioni ai danni dei turisti infastiditi e la loro conseguente fuga dalle zone più frequentate, sono tutti fatti che si traducono in un sostanziale ammanco di guadagno per coloro che onestamente e legalmente svolgono le loro attività.
In molte occasioni, sottolinea il presidente del CEST, gli agenti di polizia passano senza fermarsi o senza effettuare il benché minimo controllo, nonostante sia a loro demandato il compito di vigilare.
Accuse dure e accese, quelle che seguono le lamentele dei commercianti, ma derivanti da una situazione ormai di comprensibile stanchezza nei confronti di un fenomeno che fa male a tutta l’economia e all’immagine di una delle zone più turistiche di tutto l’Arcipelago.
Carlo Zappata