Dati drammatici quelli diffusi dal Ministero degli Interni dell’Arcipelago e relativi al numero totale dei crimini registrati sulle isole nel 2017, saliti del 2,9% rispetto all’anno precedente, soprattutto sequestri e violenze sessuali.
L’ondata di criminalità si è verificata in tutte le isole, ad eccezione di La Gomera e La Palma, e particolarmente preoccupante è il numero di crimini sessuali, cresciuti del 17,9% arrivando a 625 casi totali.
All’interno di questo fenomeno risultano raddoppiati i casi di violenza sessuale passati da 45 a 80, in particolare a Tenerife dove sono stati 34, la maggior parte dei quali nella zona di Arona; duplicati anche i casi di sequestro, accaduti sempre a Tenerife, a Santa Cruz e a Puerto, e a Gran Canaria.
E se nel 2017 i reati più gravi registrati nell’Arcipelago, come gli omicidi e i tentati omicidi, sono scesi del 4,8% e del 18,2% rispettivamente, risultano in calo anche i furti con violenza o intimidazione e le rapine nelle case, così come si evidenzia un leggero calo per le procurate lesioni e le risse e l’abuso di sostanze stupefacenti.
Le due isole dell’Arcipelago che hanno chiuso l’anno con gli aumenti della criminalità rimangono Tenerife, con 40.742 reati segnalati, e Gran Canaria, con 35.082 casi.
Aumenti significativi anche a El Hierro, con 149 denunce, a Fuerteventura, 5.888 casi, e a Lanzarote, 7.669.
I dati relativi invece alle grandi città vedono Las Palmas con 16.088 casi, La Laguna con 5.683 casi e Telde con 4.418 denunce; Santa Cruz ha registrato un lieve calo passando da 9.282 a 9.274 reati.
In generale i dati del Ministero evidenziano di fatto un aumento di crimini per lo più sessuali, soprattutto in comuni con oltre 30.000 abitanti e interessati dal flusso turistico.
dalla Redazione