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    Arriva il nuovo gas ad aria propanata e iniziano le lamentele

    Accolta con grande entusiasmo dalle amministrazioni come nuova forma alternativa al gas canalizzato, quello ad aria propanata ha già iniziato a suscitare lamentele e critiche nella Valle di La Orotava, dove se da un lato Puerto de la Cruz, in particolare il comune, ha accettato di buon occhio l’installazione di una rete ad hoc, La Orotava vi si oppone e Los Realejos denuncia la mancanza di sufficienti informazioni.

    Il progetto del Gobierno per installare una rete di gas ad aria propanata che rifornisce la città di Puerto, di fatto divide i comuni della valle.

    La sessione plenaria dell’Ayuntamiento di La Orotava, su proposta dell’USP, ha ufficialmente annunciato il proprio rifiuto alla realizzazione della nuova infrastruttura mentre l’amministrazione di Los Realejos ha criticato, nonostante sia interessata alla nuova forma energetica e quindi disposta a eventuali installazioni di reti canalizzate sotto alle proprie strade pubbliche, la assoluta mancanza di informazioni.

    A battersi più animosamente contro una possibile distribuzione di combustibili gassosi mediante apposite canalizzazioni, è stata la ACP, la Asamblea Ciudadana Portuense che alla fine di dicembre ha presentato, senza successo nonostante la ingente raccolta di firme, una dichiarazione ostativa riguardo all’operazione, motivata dal potenziale rischio corso dalla popolazione che si troverebbe improvvisamente sopra a un combustibile altamente infiammabile.

    Rischio che, precisa l’ACP a seguito delle ricerche svolte, aumenta nelle vicinanze dei depositi, che saranno situati nella zona industriale di La Gañanía, a Los Realejos, con una capacità complessiva di 45.000 litri di gas.

    Ma al di là dei rischi paventati, l’ACP considera l’introduzione del gas ad aria propanata alle Canarie, una scommessa persa in partenza, considerando che questa modalità non solo è già stata altrove superata da altre soluzioni, ma che il gas naturale in sé è costretto a sparire nel giro di 5 anni per far posto alle energie rinnovabili.

    Insomma, un’operazione che non s’ha da fare, come sostiene l’ACP che tiene a precisare che si dovrà provvedere ad aprire numerosi varchi nelle strade principali interessate dal turismo, per canalizzare un totale di 118 km lineari di tubi.


    Il responsabile dei servizi dell’Ayuntamiento di La Orotava Ángel Montañés ha dichiarato durante un recente dibattito, che il suo governo è a favore delle energie rinnovabili e che avrebbe già richiesto una relazione tecnica per chiarire come si possa integrare il gas alternativo a Puerto, precisando che non è il consiglio della cittadina ad aver autorizzato la sua installazione, bensì lo stesso Gobierno canario.

    dalla Redazione

     

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