I segnali di rallentamento nel ritmo di arrivi dei visitatori è stato percepito dalla Camera di Commercio di Santa Cruz de Tenerife, che guarda alla riapertura dei mercati del Mediterraneo e all’aumento del prezzo del petrolio con grande preoccupazione per la leadership dell’Arcipelago nel settore turistico europeo.
Durante la fiera internazionale ITB che si svolge ogni anno a Berlino, la partecipazione degli imprenditori canari ha finito per essere un vero e proprio fronte unito contro preoccupazioni e ascese di destinazioni ormai dimenticate, come Tunisia, Marocco e Turchia, ed è proprio in Germania, paese che rappresenta per le isole il 20% del totale dei turisti accolti, che sono stati promossi al meglio tutti i servizi e le peculiarità che contraddistinguono l’Arcipelago.
La stagione invernale per il momento conferma la leadership canaria ma non le prenotazioni per l’estate 2018, nettamente in ritardo.
Ma se qualcuno insiste nell’affermare che le isole subiranno perdite per effetto della riapertura del Mediterraneo, vi sono imprenditori che sostengono che il fenomeno sarebbe del tutto fisiologico; dopo anni di crescita aggressiva, anni nei quali le prenotazioni arrivavano con 4 mesi di anticipo, ora occorrerebbe abituarsi a un po’ di normalità.
Al di là delle diverse opinioni, la Camera di Commercio guarda i fatti e interpreta dati che, abbinati a una serie di fattori esterni, potrebbero influenzare in maniera significativa il futuro del settore; Mediterraneo a parte, il prezzo del petrolio in aumento è una reale minaccia ai costi di trasporto, così come il fenomeno Brexit rappresenta la perdita di una importante fetta di mercato.
dalla Redazione