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    Canarie, l’impoverimento degli ultimi 17 anni

    Nel periodo 2000-2017, con alternanza di fasi di crescita e di recessione economica, le Canarie hanno vissuto un impoverimento che per il cittadino ha comportato una perdita in termini di ricchezza procapite di 3 punti, passando da 20.703 euro a 19.862 euro, quando il valore medio spagnolo è stato tra i 21.401 e i 24.479 euro.

    La comunità autonoma delle isole Canarie ha continuato a impoverirsi in termini di reddito pro capite negli ultimi 17 anni, fenomeno che si riflette con grande chiarezza nei dati forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica INE nell’ambito dello studio Contabilidad Regional de España, che ha permesso di analizzare come il reddito pro capite delle isole si sia evoluto rispetto al comportamento medio spagnolo.

    Secondo le variabili delineate da INE, le Canarie hanno perso ricchezza costantemente e la divergenza economica rispetto al resto del Paese viene considerata scandalosa.

    Le cause di questo impoverimento sono diverse e possono derivare dalla minor generazione di ricchezza in termini di PIB, fino all’incremento della popolazione residente o, come osserva qualcuno, dalla combinazione di entrambi i fattori.

    L’aspetto più eclatante al riguardo è la caratteristica di costanza nel tempo dell’impoverimento, presente anche in periodi di particolare crescita economica e ora consolidato con radici molto profonde.

    Se il reddito pro capite spagnolo è cresciuto sopra i 3.000 euro all’anno, alle Canarie è regredito al di sotto dei 1.000 euro, allontanandosi sempre di più da quello nazionale.

    Bibi Zanin


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