Niente turismo fobia alle Canarie, sentenzia il ministro del Turismo del Gobierno Isaac Castigliano che, pur esprimendo rispetto nei confronti della decisione dell’Ayuntamiento di Palma de Mallorca di vietare l’affitto degli appartamenti ai turisti, ha confermato che l’Arcipelago non seguirà in alcun modo l’esempio delle Baleari.
La turismo fobia, precisa, non è un fenomeno che riguarda le Isole Canarie, così come invece avviene per altre destinazioni turistiche nazionali, Barcellona per citarne una.
Nell’Arcipelago si persegue una strategia che mira ad analizzare tutte le misure adottate nelle diverse comunità al fine di monitorare un fenomeno che, per la sua complessità socio economica, deve necessariamente essere preso in considerazione.
Ed è per questo che nell’Arcipelago le varie isole adottano diverse misure di regolamentazione degli affitti delle case vacanza, denotando una peculiare flessibilità del modus operandi delle amministrazioni coinvolte.
Il fatto che le Canarie non siano affette per il momento da turismo fobia, commenta Castigliano, non significa permettere l’estensione delle irregolarità al comparto turistico e in questo il Gobierno è ben consapevole che si possono sfruttare le entrate derivanti da questa modalità ricettiva con le debite azioni necessarie alla salvaguardia della popolazione.
Del resto la realtà delle Baleari differisce da quella delle Canarie, per stagionalità e composizione del flusso turistico, laddove se nelle prime si verificano veri e propri picchi di arrivi, nelle seconde si assiste a un costante arrivo dei turisti in pressoché tutto il periodo dell’anno.
La soluzione adottata dalle Baleari, conclude, consente l’affitto di case unifamiliari proposte su piattaforme come Airbnb ed è orientata a coinvolgere le differenti amministrazioni nel processo decisionale al riguardo.
Eccessiva restrizione nell’Arcipelago potrebbe generare rischi incalcolabili che potrebbero far perdere alle isole enormi flussi turistici e conseguentemente provocare un impatto drammatico sull’economia.