Non solo veicoli non assicurati o che non hanno passato il collaudo, bensì anche situazioni in cui l’auto non viene nemmeno utilizzata, queste le premesse per vedere fioccare multe di varia entità, fino al sequestro dell’automezzo.
Attualmente il quadro giuridico per l’assicurazione dell’automobile e altri veicoli è compreso nella Ley del Seguro Obligatorio per auto, cui sono sottoposti, secondo l’articolo 2, tutti coloro che posseggono un automezzo e sono residenti in Spagna.
Nel 2016 quasi il 10% della flotta totale di veicoli spagnoli non disponeva di un’assicurazione e, nonostante le misure recentemente adottate dalla DGT, questo numero continua a rimanere elevato, un fenomeno che sorprende considerate le multe previste anche per quei veicoli privi di polizza assicurativa che non circolano.
Le sanzioni, in questi casi, variano tra i 600 e i 3.000 euro oltre al fermo del mezzo fino a quando il legittimo proprietario non dimostri di avere sottoscritto regolare polizza assicurativa.
Ai sensi dell’articolo 4.2 del Regolamento Generale sulla Circolazione, è vietato compiere qualsiasi atto che possa danneggiare la strada e le sue infrastrutture; questa normativa include tutto, dalla pulizia dell’auto fino alla riparazione di un suo componente e le multe, la cui entità dipende dai singoli comuni, possono variare dai 30 ai 3.000 euro.
Analogamente anche la revisione dei veicoli è obbligatoria, che questi siano circolanti oppure fermi in un garage e qui le sanzioni variano dai 200 ai 500 euro; e giusto per chiarire una diffusa leggenda metropolitana, anche se il proprietario dimostra che ha richiesto un appuntamento per passare l’ITV, può essere soggetto di sanzione.
Secondo la DGT inoltre le targhe non possono, in alcun caso, presentare ostacoli che ne impediscano la loro completa lettura; detto questo è chiaro che anche se il veicolo non è in circolazione, può essere comminata una sanzione fino ai 200 euro.
Un adesivo, del fango, un parziale distacco della targa sono quindi elementi da tenere bene in considerazione per evitare di essere multati.
Infine l’anagrafica: in caso di trasferimento di residenza è obbligatorio notificare alla sede centrale del traffico provinciale l’avvenuto cambio di indirizzo.
La procedura, completamente gratuita presentando patente e certificato di registrazione, in caso non venisse seguita comporta una penale di 80 euro.
Alberto Moroni