Previsioni grigie per Gran Canaria e Tenerife
Le cifre rese note da Traveltainment, una rete di prenotazioni effettuate dalle principali agenzie di viaggio del mercato tedesco e primo indicatore di riferimento per tutta l’Europa, rivelano che i tedeschi, stanchi dei prezzi operati dalle strutture ricettive dell’Arcipelago, per la prossima stagione estiva stanno optando per destinazioni diverse, con segnali già a partire dai primi mesi del 2018.
Le prenotazioni dei pacchetti vacanze a Gran Canaria e Fuerteventura, infatti, sono diminuite nel mese di febbraio del 25% e a Tenerife del 22%, dati che fanno tremare l’associazione albergatori dell’Arcipelago e che prospettano un significativo calo delle presenze dei tedeschi sulle isole.
In particolare è emerso che gli operatori tedeschi avrebbero chiesto agli albergatori canari di abbassare i prezzi fin dal 2017 poiché i loro margini si sono ridotti del 137% solo nel caso di Thomas Hook, colosso del settore turistico.
Per gli operatori tedeschi le famiglie della classe media europea non possono più permettersi costi esorbitanti per i loro soggiorni, e vengono quindi veicolate su mercati ormai riaperti come quelli di Turchia, Egitto e Grecia che, per promuovere la ripartenza, applicano scontistiche molto allettanti e assolutamente competitive.
Nel mirino del calo anche le isole Baleari che hanno registrato un decremento del 22% lo scorso febbraio, cui si aggiunge quello del 15% di dicembre; e come se non bastasse è stato reso noto che l’aeroporto di Arrecife a Lanzarote non figura più tra i dieci principali aeroporti della Spagna per scali turistici.
Questa perdita di quota di mercato significativa, a beneficio di paesi mediterranei che hanno colto al balzo la fuga dei turisti tedeschi dalla Spagna, porta a previsioni piuttosto negative per la stagione turistica dell’Arcipelago 2018.
Sull’altro versante i dati confermano questo fenomeno, come quelli relativi all’aeroporto di Antalaya con un aumento di prenotazioni del 13% già a febbraio, a Hurgada, 44% a febbraio e 61% a gennaio e a Marsa Alam che ha registrato un incremento del 20%.
Michele Zanin