A deciderlo è stato l’Ayuntamiento di La Palma, con il chiaro obiettivo di proteggere i propri residenti dando a questi priorità assoluta di accesso agli alloggi, in questo caso plurifamiliari, e garantendo così il diritto costituzionale al di là delle domande turistiche.
Il direttore di Modelo de Ciudad, Urbanismo y Vivienda Digna José Hila ha così annunciato il divieto di affitto turistico di abitazioni plurifamiliari in tutto il comune di La Palma, sottolineando la possibilità di affittare alloggi unifamiliari ai turisti, purché non compresi nei poligoni, nei terreni rustici protetti e nelle zone aeroportuali.
La proposta, presentata dal consiglio comunale, è stata adottata in linea con l’iniziativa avanzata dalla Federación de Asociaciones de Vecinos de Palma già approvata nel 2017, e il nuovo regolamento, derivante da una scelta coraggiosa, sarà a tutti gli effetti un riferimento per lo Stato e per il resto delle città europee.
Il veto si basa su criteri di convivenza sociale nei quartieri, sulla problematica della carenza di alloggi in affitto per i residenti e sulle potenziali ripercussioni che quest’ultima potrebbe generare su ambiente, territorio, risorse energetiche e idriche, infrastrutture e strade.
La Palma, secondo il team governativo di Cort, è la città più cara in termini di affitti dopo Barcellona e dei suoi 11.000 alloggi in affitto attualmente, solo 645 risultano legali.
Secondo i dati del team, l’offerta di affitto ai turisti è aumentata del 50% a La Palma tra il 2012 e il 2017 e gli esperti sono concordi nell’osservare un parallelismo tra mancanza di alloggi per residenti e aumento dei prezzi derivante dall’incremento della domanda turistica.
Il divieto di affittare ai turisti abitazioni plurifamiliari è stato approvato in forma preliminare e verranno osservati 30 giorni durante i quali chiunque potrà presentare obiezioni o fare segnalazioni in merito.
Magile Ortega