Con l’82% di terreno considerato area naturale, Santa Cruz de Tenerife è a tutti gli effetti la terza grande città di Spagna con la più elevata percentuale di territorio destinato alla preservazione dell’ambiente, dietro solo a Cuenca, con l’87%, e a Cáceres, con l’83%.
I dati, diffusi dallo studio degli indicatori urbani che ogni anno viene realizzato dall’Istituto Nazionale di Statistica, mirano a evidenziare le condizioni di vita nelle grandi città dell’Unione Europea.
Con la raccolta, la stima e la pubblicazione di dati statistici comparabili di contenuto socioeconomico, si intende infatti conoscere e misurare la qualità della vita in un certo numero di aree territoriali con una elevata estensione di zona naturale in ambito urbano.
In particolare nell’edizione dello studio di questo anno, sono stati introdotti due nuovi indicatori, ovvero l’aspettativa di vita alla nascita e gli usi del suolo; sono state inoltre completate le informazioni sul reddito comunale, fornendo il reddito annuale medio per abitante e l’utile netto annuale medio per unità di consumo.
Santa Cruz si trova tra le 126 città studiate e fa parte di uno dei nove agglomerati urbani, ovvero aree in cui oltre il 25% della popolazione del suo centro urbano si trova al di fuori dell’area municipale.
Senza dubbio Anaga conduce Santa Cruz a guidare questo elenco di città con caratteristica di elevata superficie di area naturale, area che include, secondo i dati INE, foreste, zone di vegetazione erbacea, spazi aperti con poca o assente vegetazione e zone umide e acquitrinose.
La combinazione della Riserva della Biosfera di Anaga con i km di costa che la capitale possiede, sono alla base del riconoscimento ai primi posti della classifica.
Relativamente al terreno dedicato al tessuto resiliente urbano, la percentuale di terreno adibito a costruzione raggiunge il 9%, mentre il tessuto urbano dedicato alle aree industriali, militari e sportive è pari al 2,88%; infrastrutture dedicate ai rapporti ricoprono il 2% del territorio totale e alle aree verdi e agricole sono dedicate rispettivamente un 1% e 1,78%.
Interessante, oltre al parametro relativo alla superficie di area naturale, quello dell’aspettativa di vita, in questo caso valore che pone Santa Cruz in basso alla classifica con 81 anni, tra le più basse della Spagna e seguita da Las Palmas di Gran Canaria con 80,9 anni.
Più longevi a Rivas-Vaciamadrid, con 87 anni, e decisamente meno a La Línea de la Concepción con 79.
Per quanto riguarda gli indici socioeconomici, è bene notare che Santa Cruz si trova a metà classifica in termini di reddito medio annuo, poco più di 10.000 euro, rispetto a Pozuelo, in cima con 23.000 euro, e a San Lucas de Barrameda, in fondo con poco più di 6.700 euro.
Nelle stime del tasso di disoccupazione, infine, Santa Cruz è classificata 25esima sulle 126 città studiata, con poco più del 24% della popolazione attiva senza impiego.