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    Il recupero del terreno della raffineria di Santa Cruz de Tenerife

    La raffineria ormai dismessa di Santa Cruz de Tenerife sorge su un terreno che, a detta degli esperti, detiene il più alto potenziale di edificabilità di tutta l’area ma, per le sue caratteristiche, ha già suscitato diverse polemiche.

    Su richiesta di Ciudadanos, l’assessore all’urbanistica Carlos Tarife è apparso nella Commissione di Controllo dell’Ayuntamiento di Santa Cruz per spiegare i lavori che, per quanto riguarda il dipartimento che amministra, vengono svolti per concretizzare l’accordo firmato con Cespa per il recupero del terreno della raffineria, anticipando che è in attesa di partecipare a un incontro tecnico per stabilire il modus operandi della decontaminazione del sito e della sua cancellazione dalla qualifica di riserva energetica.

    E se a tutte le domande insorte circa la fattibilità dell’intervento non sono state date risposte, ciò che è emerso chiaramente è l’elevata edificabilità del terreno in questione, nonostante il portavoce di Sì se puede, Pedro Fernández Arcila ne abbia contestato l’eccessivo permissivismo.

    L’utilizzo di 1,1 metri quadrati per metro quadrato sulla totalità di 573mila metri quadrati, risulta esorbitante anche per il portavoce del PSOE José Ángel Martín che ha specificato che se si applica il coefficiente a ciò che lascia Cepsa (ulteriori 180mila metri quadrati), il nuovo coefficiente di sfruttamento diventa del 3,3.

    La raffineria di Santa Cruz è stata dismessa poiché non in grado di riattivare l’attività di raffinazione in contrasto con quanto disposto dal Plan de Calidad del Aire de Santa Cruz; ora, con la bonifica del terreno, rappresenta un’opportunità di elevato profitto e che prevede un’operazione immobiliare in grado di fornire al sito un plusvalore calcolabile vicino ai 2.000 milioni di euro.

    In risposta alle critiche mosse da più fronti, Tarife ha sottolineato che Santa Cruz potrebbe avere a disposizione il 67% del terreno della raffineria a costo zero, terreno le cui operazioni dovrebbero essere inserite nel Plan General della città attraverso un emendamento ad hoc o l’inserimento di un piane speciale.

     


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