Il Cabildo, che ha recentemente realizzato uno studio sulla capacità di accoglienza dei visitatori del Parque Rural di Anaga, con l’obiettivo di migliorarne la pianificazione e la gestione, ha rilevato che l’area di Cruz del Carmen, a La Laguna, ha ricevuto il maggior numero di visitatori all’anno, pari a 735.000 persone.
Lo studio, ha precisato il consigliere insulare di Política Territorial Miguel Ángel Pérez, rappresenta un passo importante per stabilire nuove strategie che migliorino il flusso di visitatori, con il minimo impatto ecologico ed il più alto livello possibile di soddisfazione.
Se da un lato s’intende migliorare la gestione degli spazi, dall’altro si persegue il conseguimento di tutte le informazioni necessarie affinché il consiglio di amministrazione del parco rurale, formato dal Gobierno, dal Cabildo e dai diversi comuni, possa prendere le giuste decisioni per l’utilizzo e la gestione del territorio.
Il Cabildo, per realizzare lo studio, ha selezionato diversi luoghi nel Parque Rural de Anaga, come Cruz del Carmen, Llano de Los Viejos, Pico del Inglés, Casa Carlos, La Ensillada, Albergue Montes de Anaga, i nuclei di Chamorga, la Playa del Roque, Almáciga e Benijos dove, attraversi dati e sondaggi, ha potuto determinare quali attività sono state svolte e quanto queste abbiano portato in termini di introiti.
La capacità ricettiva analizzata dei vari luoghi è stata suddivisa a sua volta in capacità ricettiva fisica, ecologica e psicologica, laddove la prima si riferisce al numero di visitatori che una specifica area può ospitare ed è determinata in base alle infrastrutture presenti, come parcheggi, sentieri, strade di accesso e di circolazione, aree ricreative e punti panoramici; la seconda, quella ecologica, è relativa al numero massimo di visitatori che non deve essere superato al fine di evitare gravi impatti su territorio, vegetazione e fauna, quale ad esempio l’accumulo di spazzatura o l’inquinamento acustico, e la terza, quella psicologica, si riferisce al numero totale di visitatori in situazione di contemporaneità e quindi alla capacità di evitare episodi di massificazione.
Valeria Pezzi