Secondo il rapporto del Ministero degli Interni sulla criminalità, l’aumento nelle isole di omicidi e stupri è superiore alla media spagnola.
Dati che fanno molto pensare alle possibili cause di questo inasprirsi dei reati in isole che, molto frequentate turisticamente parlando, ma anche decisamente molto piccole.
Nei primi sei mesi di quest’anno gli omicidi sono aumentati del 54,5% e gli stupri del 79,3% rispetto allo stesso periodo del 2017 nelle Isole Canarie, superando l’aumento medio del 48% e del 20% in entrambi i casi, rispettivamente, in Spagna, secondo le statistiche del Ministero dell’Interno sulla criminalità.
Nell’arcipelago, da gennaio a giugno sono stati registrati 17 omicidi, rispetto agli 11 di un anno fa, e 52 stupri, quando nello stesso semestre del 2017 erano 29, secondo la relazione.
Nel periodo in questione la criminalità è diminuita del 2,8% in Spagna e ancor più, del 4,8%, nelle Isole Canarie, soprattutto a causa della riduzione di reati quali il furto, che in termini assoluti rappresenta quasi un terzo di tutti i crimini commessi, sia nel paese che nelle isole.
(NdR il mio PERSONALE SOSPETTO è che anche qua la gente si è stufata di fare inutili denunce…)
Ma tra gennaio e giugno, invece, le aggressioni sessuali con penetrazione, come nell’arcipelago, sono aumentate in tutto il paese da 78 a 94, con un incremento del 20,5%, e i restanti crimini contro la libertà sessuale e l’indennità sessuale sono aumentati da 955 a 1.075, con un incremento del 12,5%.
Il numero di omicidi è passato da 27 a 40, con un aumento del 48%, anche se i tentati omicidi sono scesi da 116 a 78, una diminuzione del 33% simile a quella delle isole Baleari, che è stata del 30,4%, quando è scesa da 23 a 16.
Redazione