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    La spiaggia di Santa Cruz de La Palma, bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?

    La spiaggia di Santa Cruz de La Palma è da diverso tempo oggetto di continuo dibattito circa la sua efficienza in termini di soddisfazione turistica e riguardo eventuali implementazioni di servizi per meglio affrontare le richieste dei suoi fruitori.

    E ad ogni nuovo mandato comunale, la questione, come la marea, si solleva con minore o maggiore intensità, a seconda del colore del partito al comando.

    L’attuale gruppo al governo, PSOE e CC, si ritiene soddisfatto dei risultati raggiunti, sostenendo che ogni eventuale intervento debba essere valutato mantenendo un atteggiamento prudente e lasciando che sia proprio la spiaggia a segnarne le necessità.

    Il gruppo all’opposizione, il PP, la pensa diversamente, (ndr come si conviene), e in maniera piuttosto critica incolpa il governo municipale di mancanza di interventi che approfittino di una risorsa naturale per stimolare l’economia e generare l’occupazione nella capitale.

    A questa ultima teoria si aggiunge l’opinione dell’assessore di Nueva Canaria che sottolinea la necessità impellente di regolamentare la costa, mentre il sindaco, appartenente a Ciudadanos, mostra i propri timori riguardo al futuro di una spiaggia dove, a suo dire, sono già evidenti i segni di un certo deterioramento.

    Per dirla con un’immagine piuttosto eloquente, la spiaggia di Santa Cruz de La Palma in questo momento è un bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, per alcuni addirittura vuoto del tutto.

    E così mentre il PP osserva che la costa non ha apportato alcun impatto economico previsto a causa dell’atteggiamento passivo del governo municipale, il sindaco Sergio Matos sottolinea come invece la spiaggia in questione abbia in realtà generato posti di lavoro e attirato investimenti privati.


    Con tali punti di vista contrastanti, non sorprende che gli ultimi due progetti promossi dal PP e da NC, il primo relativo ad una serie di azioni che rivitalizzino la costa e il secondo propositivo di un piano di gestione concreto, siano stati respinti.

    Il portavoce del PP Juan José Cabrera lamenta che il governo municipale non è stato in grado di sfruttare, nemmeno in minima parte, il potenziale di questa infrastruttura naturale; a tal proposito egli sostiene fermamente la necessità di migliorare quegli aspetti della spiaggia che possano differenziarla rispetto a tante altre, come l’inserimento di sport acquatici, iniziative a cadenza regolare che coinvolgano cittadini e turisti e la creazione di ristoranti a terrazza sul mare.

    Juan Arturo San Gil di Ciudadanos si è mostrato preoccupato circa quanto si è perso in un solo anno per mancanza di azione, visibile concretamente in scomparsa di lettini, riduzione del personale addetto al salvataggio e di bandiere e segnaletica di sicurezza.

    Insomma, pare che il governo municipale non abbia adempiuto ai propri doveri di garante della sicurezza e promotore dell’immagine della spiaggia della capitale.

    Maeve Sanjuán, assessore per Nueva Canarias, afferma che la spiaggia necessita di essere messa in ordine e a regime, obiettivi raggiungibili solo creando un’apposita commissione che sia responsabile della gestione di tutta la costa della capitale.

    «Costruire una casa partendo dal tetto anziché dalle fondamenta – precisa – è dispendioso e inutile».

    Il sindaco, da parte sua, ha cercato di rassicurare tutti affermando che nell’anno per il quale è stato accusato di inazione, in realtà sono state realizzate molte cose, come l’ottenimento di finanziamenti per la stesura del progetto del Centro de Deportes Náuticos, i contatti con diversi investitori che si sono concretizzati in creazione di un piccolo hotel di fronte al vecchio Parador e l’acquisto e la riabilitazione del Maritime, oltre al prossimo intervento di ristrutturazione dell’Avenida Marittima, inalterata ormai da 50 anni.

    E se Cabrera, PP, insiste sulla necessità di realizzare attività e infrastrutture che promuovano l’economia e l’occupazione, come, oltre ai ristoranti, un parco subacqueo e piattaforme di legno sulla spiaggia, il sindaco ribadisce che il rischio di sovra-sfruttamento che potrebbe verificarsi è troppo evidente e che spiagge come La Concha o Las Canteras non sono state realizzate dall’oggi al domani.

    di Ilaria Vitali

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