Buenos dias, ci risiamo, la voglia di camminare si è rifatta sentire, andiamo quindi.
Oggi vi propongo un giretto, oddio, meglio dire giro poiché si sviluppa per circa 16 Km.
Impegnativo? Naaaa, quasi tutto a livello e con calma si fa.
Il sentiero è tra i più conosciuti del Teide, IL SENDERO DE LAS SIETE CAÑADAS,
Non è un sentiero circolare, però c’è la soluzione.
Si può fare indifferentemente sia dal Portillo che Dal Parador, l’ideale sarebbe avere due auto da lasciare da un lato per il ritorno oppure calcolare gli orari e servirsi della guagua, la 342 o 348 (per gli orari bisogna verificare).
Noi siam partiti dal Parador con la solita attrezzatura, bastoncini, scarponcini, tanta acqua, un buon cappello, poiché lungo il percorso non ci sono luoghi riparati e 16 km al sole cuociono, anche se ci si rinfresca un pochino con l’aria dei 2200 Mt.
Subito dietro il Parador un sentiero in discesa ci porta su una strada larga, il sentiero principale.
Poi una leggera salita e siamo in piano, alla nostra dx la montagna Guajara di 2.715 mt.
Seguiamo sempre la principale e vediamo alla nostra sx le varie colate del Teide con scorci mozzafiato del vulcano. Sorpassiamo quindi il sentiero 16 che porta al Sanatorio.
Dopo poco ci troviamo in una bella spianata (la hoya del Monton del Trigo), proseguendo è tutto un susseguirsi di strettoie e ampi spazi, ogni Cañada avrebbe il suo nome che non menziono per non rompere troppo, proseguiamo sempre ignorando i vari sentieri laterali, con un ultimo sforzetto in salita eccoci in vista del Centro visitatori del Portillo.
Ora non resta che tornare con la guagua oppure con la seconda auto lasciata lì.
Stanchini vero, ma felici per i panorami, la flora, il vento, il silenzio e la magia del Teide.
Secondo la stagione la flora varia, qualche Tajinaste.
Attenti a scorgere i gheppi e molti altri uccelli, fatevi amici delle lucertolone.
Non è raro vedere mufloni, conigli e gatti selvatici tutte specie introdotte e che fanno danni.
Scendiamo nella confusione, bella anche lei.
Pensiamo già alla prossima tappa.
Ciao.
Link per il percorso.
Rodolfo Rodolfi
