Il disturbo affettivo stagionale
In questo periodo dell’anno molti pazienti lamentano spossatezza, stordimento, difficoltà di concentrazione, apatia e depressione.
La risposta è: SAD = disturbo affettivo stagionale.
Colpisce soprattutto bambini, anziani, persone stressate ed emotivamente più fragili.
Per chi soffre di reale depressione il cambio di stagione è un periodo particolarmente impegnativo.
Cosa succede esattamente nel nostro corpo?
In medicina, ancor oggi non si conosce l’esatto meccanismo che scatena il fenomeno, si pensa dipenda da una alterazione del ciclo delle melatonine, ovvero, degli ormoni che ci dicono quando dormire e quando essere attivi e determinano attività essenziali come la rigenerazione cellulare.
Il cervello produce quotidianamente, come una sala regia, il flusso degli ormoni che disegnano la nostra giornata. Per questo si parla di ritmi “circadiani” (circum die).
Se questo flusso subisce delle alterazioni quando il corpo deve adattarsi bruscamente a un cambio di stagione, il nostro corpo può trovarsi in “riserva” proprio come un’automobile.
Non esiste un “consiglio del Dottore” in generale perché per intervenire sul calo di melatonina è necessario capire la causa, la condizione fisica del paziente, lo stile di vita.
Fatto questo è sempre possibile alleviare il sintomo e aiutare ogni persona a navigare il cambio di stagione con il minor disagio possibile.
Dott. Alessandro Longobardi