Il rilevamento e la riparazione di 179 perdite nel 2017 ha permesso alla società Aqualia di migliorare di due punti percentuali le prestazioni della rete, che è adesso efficace all’80%.
La società responsabile della gestione integrata delle acque a Puerto de la Cruz, Aqualia, ha presentato ieri la relazione annuale per il 2017, un anno in cui la percentuale di prestazioni della rete ha raggiunto l’80%, che ha impedito la perdita di circa 100.000 metri cubi di acqua in 12 mesi, equivalente a 100 milioni di litri di acqua o la capacità di 7,6 serbatoi come quello inaugurato nel 2016 a La Vera.
L’individuazione e la riparazione di 179 perdite ha permesso ad Aqualia di migliorare sensibilmente le prestazioni della rete, il che pone Puerto de la Cruz come uno dei comuni delle Isole Canarie con le minori perdite d’acqua, come evidenziato ieri dal responsabile del servizio di Aqualia nella città, Braulio Dominguez.
Il direttore della delegazione di Aqualia nelle Isole Canarie, Emilio Fernández, ha apprezzato la trasparenza nella gestione di un servizio che raggiunge i 16.000 clienti e nel 2017 “ha ricevuto solo 48 reclami”.
Nel 2017, l’azienda ha effettuato quasi 2.600 analisi di controllo della qualità dell’acqua e gli incidenti registrati, “solo 30 nell’intero anno”, sono stati ridotti del 41% rispetto al 2016.
Il Comune e Aqualia hanno diverse iniziative in corso per porre fine all’eccesso di nitrati in parte dell’acqua pubblica di approvvigionamento idrico.
Un problema storico, “originario della falda acquifera della Valle di Orotava”, che sia Aqualia che il comune sperano di risolvere “a medio termine”.
Per raggiungere questo obiettivo, il consiglio lancerà a breve un’esperienza pilota con un nuovo sistema di osmosi.
Braulio Domínguez e il responsabile dei servizi pubblici del Comune, Angel Montañés, hanno sottolineato l’importanza di non allarmare la popolazione con un eccesso di nitrati che “colpisce solo una percentuale molto piccola della popolazione”, e che viene segnalato continuamente attraverso la bolletta del servizio stesso.
Domínguez ha puntualizzato che il limite stabilito è “50 milligrammi di nitrati per litro” e che “in alcune zone di Puerto de la Cruz questo parametro è di 60 milligrammi”, il che costringe a mantenere una restrizione che colpisce solo le donne incinte e i bambini sotto i tre mesi.
Lope Afonso ha sottolineato che uno dei suoi obiettivi come sindaco è quello di finire “il più presto possibile” con la restrizione da eccesso di nitrati che colpisce ancora una piccola parte della popolazione di Puerto (donne incinte e bambini sotto i tre mesi di età in parte del centro, Punta Brava e l’urbanizzazione Guacimara).
Afonso ha comunque insistito che la fine di questa restrizione sarà una “priorità” e non intende aspettare “fino al 2025”, come indicato nel Piano idrologico dell’isola.