Questo mese l’arca del mistero torna ad approdare al nord della nostra cara Tenerife per raccontare un nuovo capitolo della storia recente di un luogo che sembra essere il centro di fenomeni paranormali.
A ottobre abbiamo trattato delle cospirazioni legate ad uno degli aerei coinvolti nell’incidente più grave della storia dell’aviazione avvenuto all’aeroporto Los Rodeos.
Questa volta invece tratteremo un evento paranormale che è riuscito a bloccare il traffico aereo e muovere le forze dell’ordine dell’aeroporto.
Il 3 settembre di quest’anno la empresa AENA che gestisce il traffico aereo e gli spazi aeroportuali pubblicò un twit sul suo canale dove indicava in forma piuttosto asettica che l’aeroporto della Laguna si è dovuto chiudere per quasi due ore a causa di operazioni di verifica e controllo.
Dietro a questa semplice comunicazione però si nasconde un fenomeno paranormale piuttosto strano e dove vari lavoratori sono stati testimoni involontari.
Dalle interviste rilasciate successivamente risultò che alle dieci del mattino, al dissiparsi la quasi costante nebbia mattutina della zona, uno dei controllori di terra nella torre di controllo dell’aeroporto vide al fondo della pista la sagoma di una persona.
Immediatamente si attiva il protocollo di controllo e s’inviano sul posto i veicoli della Guardia Civil, mentre dalla torre bloccano a terra due aerei pronti al decollo fino a che non si possa scongiurare il rischio di possibili atti terroristici ed identificare l’intruso nella zona protetta.
Ovviamente la preoccupazione del personale aeroportuale era costituita da un possibile attentatore che stesse posizionando ordigni in prossimità della pista, per provocare un nuovo incidente catastrofico, anche se in realtà molti attribuivano la presenza di questo individuo ad un cacciatore che involontariamente fosse entrato nello spazio dell’aeroporto.
All’arrivo delle guardie civil già l’intruso non è più visibile e per questo vengono inviati anche i mezzi della polizia nazionale e della sicurezza privata incaricati della protezione del recinto.
Arrivati tutti a bordo pista battono la zona con la massima cautela e attenzione, ma non trovano nessuna traccia dell’uomo e neppure si trovano oggetti sospetti, le operazioni vengono seguite anche dal personale della torre di controllo che poco prima dell’arrivo dei mezzi della sicurezza possono vedere come un leggero banco di nebbia avvolge la zona e al dissiparsi anche l’intruso sembra essersi dileguato.
I controlli fatti alla recinzione che delimita la zona ha comprovato che non vi erano varchi da cui poter entrare o uscire e tutto era perfettamente in ordine, rendendo la presenza dell’intruso ancora più strana e surreale.
Dopo aver riportato la situazione alla normalità e riaperto l’aeroporto al traffico aereo, le indagini continuano intervistando il personale per capire meglio ciò che era accaduto.
Alcuni lavoratori del servizio di mantenimento che da anni lavorano nell’aeroporto dichiararono aver visto l’ombra di una persona camminare a bordo pista in direzione di una garritta di guardia, vestigio di quando la zona era sotto il controllo militare.
La garritta in questione pochi anni fa è stata oggetto di un lavoro di purificazione spirituale, ovviamente il tutto è avvenuto in forma ufficiosa ma con il beneplacito delle autorità aeroportuali.
La ragione di tale rito era l’apparizione di un fantasma di bambina con dei vestiti bianchi e lunghi capelli di cui già trattammo in un articolo precedente.
Secondo il personale dopo quell’evento tutto sembrava essersi calmato fino all’anno scorso, quando per il quarantenario dell’incidente si è tornati a vedere, durante le notti senza luna, l’ombra di un giovane ragazzo che camminava…
Per questa ragione molti pensano che l’intruso avvistato dalla torre di controllo sia in realtà quello che rimane di una delle vittime dell’incidente che non sia riuscito a passare dall’altro lato.
Loris Scroffernecher