Gli imprenditori di Las Americás e Costa Adeje (Aepaca) hanno di recente richiesto l’installazione urgente di dispositivi di sorveglianza nell’area di Las Verónicas, al fine di far fronte a un’ondata di criminalità che negli ultimi mesi è cresciuta in modo allarmante.
La richiesta di Aepaca in realtà non è nuova, da diverso tempo infatti gli imprenditori sollecitano l’intervento delle autorità affinché negli spazi pubblici di Las Verónicas e strade adiacenti venga implementato un sistema di sorveglianza a tutela dei numerosi passanti e turisti che, soprattutto in orari notturni, diventano potenziali vittime di rapine e aggressioni.
A causa della ormai storica carenza di risorse da parte della polizia del sud di Tenerife, ha affermato Victor Sánchez, presidente dell’associazione Aepaca, non rimane che chiedere l’adozione di telecamere che, oltre ad avere una funzione dissuasiva, potrebbero individuare i responsabili di atti di microcriminalità ai danni di residenti e visitatori.
Ovviamente, ha ricordato, le azioni più importanti sono relative alla prevenzione del fenomeno e una costante vigilanza garantita dalle telecamere potrebbe diminuire i preoccupanti dati che riguardano furti, rapine, risse e aggressioni in genere.
Nel novembre del 2017 la Prefettura e l’Ayuntamiento di Arona avevano deciso di iniziare le operazioni di installazione dei sistemi di video sorveglianza, proposta che transitò presso la Junta Local de Seguridad e che venne ben accolta dai rappresentanti dell’Amministrazione centrale e dai corpi di sicurezza dello Stato.
Ma oggi, a poco più di un anno dall’accoglimento della proposta, non solo non sono state installate le telecamere, ma di quel progetto non se ne conoscono più dettagli e tempistiche.
Le fonti municipali, in seguito all’ennesima lamentela da parte di Aepaca, hanno risposto che la questione è al momento al vaglio di una commissione di esperti.
Aepaca ha anche precisato che in avenida Rafael Puig e Llanos de Troya è aumentata anche la prostituzione, con conseguente incremento di furti ai danni di persone che, spesso ubriache, frequentano la zona.
Sicurezza e qualità, afferma Sánchez, dovrebbero essere priorità per una destinazione come Tenerife Sur, meta turistica di alto livello da cui dipende buona parte dell’economia dell’isola.
Ma per il momento la sorveglianza a tutela di turisti e residenti è pressoché assente.
Franco Leonardi