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    I primi colonizzatori delle Canarie arrivarono 500 anni prima di Cristo

    Una recente ricerca condotta da scienziati provenienti da Svezia, Spagna e Regno Unito ha stabilito l’arrivo dei primi colonizzatori delle Canarie 500 anni prima della comparsa di Cristo e in particolare l’Università di Stoccolma ha precisato che non è ancora ben chiaro per quanto tempo e da dove, ma i resti dei primi essere umani a sbarcare sulle isole mostrano una stretta affinità con le moderne civiltà nordafricane.

    Tra gli esperti europei che hanno condotto la ricerca ci sono 3 spagnoli, Ricardo Rodriguez Varela, biologo presso l’Università di Santiago di Compostela e collaboratore dell’Università di Stoccolma, Ferreras Juan Luis Arsuaga, paleontologo presso l’Università Complutense di Madrid, co-direttore di Atapuerca e direttore scientifico del Museo di Evoluzione Umana, e infine Cristina Valdiosera, ricercatrice associata al Centro UCM-ISCIII di Evoluzione e Comportamento Umano.

    Le conclusioni cui gli studiosi sono pervenuti dopo i test con il radiocarbonio effettuati su carbone, semi e ossa di animali domestici, suggeriscono che questi colonizzatori abbiano abitato le isole dal quinto secolo a.C.

    Il 31% dei canari, evidenzia la ricerca, posseggono nel DNA un’influenza genetica africana molto marcata, cosa che lascia intendere che i Guanches fossero geneticamente molto simili agli africani del Nord Est e quindi probabilmente di origine berbera.

    I Guanches avrebbero contribuito con un’ascendenza autosomica (ovvero relativa a cromosomi non sessuali ma presenti in duplice copia negli individui di entrambi i sessi) tra il 16% e il 31% nelle moderne popolazioni delle isole, benché, è bene precisarlo, si tende a definire Guanches tutti gli antichi colonizzatori, quando in realtà la vera tribù guanche fu quella di Tenerife.

    Gli esperti hanno eseguito infatti test di analisi del DNA antico, utilizzando i marcatori genetici uniparentali, scoprendo che i Guanches avevano i marcatori comuni del cromosoma Y del Nord Africa (E-M81, E-M78 e J-M267) e lignaggi mitocondriali come U6b.

    I risultati vanno d’accordo con alcuni dati linguistici, archeologici e antropologici che indicano l’origine dei colonizzatori in una popolazione di tipo berbero del Nord Africa.


    La ricerca è stata quindi condotta successivamente generando la prima sequenza di dati di genoma completo e di genoma mitocondriali di 11 individui guanches originari di Gran Canaria e Tenerife.

    Linus Girdland-Flink, della Facoltà di Scienze Naturali e di Psicologia presso l’Università John Moores di Liverpool, nonché autore dello studio, afferma che il sequenziamento del DNA autosomico ha permesso di ottenere informazioni uniche sulla ascendenza e sull’origine di questa popolazione.

    Trsten Günther, co-autore e studioso dell’Università di Uppsala, conclude affermando che le analisi effettuate in breve dimostrano come gli abitanti in particolare di Gran Canaria abbiano ereditato tra il 16 e il 31% del genoma delle antiche popolazioni.

    Michele Vieri

     

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