Il 42% dei posti letto delle case vacanza presenti a Tenerife si concentra tra Adeje e Arona, che rappresentano così il 22,7% e il 20,1% del totale dei posti a disposizione con questa modalità ricettiva.
Ed è proprio a causa della elevata concentrazione di questo tipo di offerta nei due comuni, che il Cabildo di Tenerife ha avviato un ciclo di incontri con gli Ayuntamientos, al fine di analizzare in dettaglio il fenomeno.
Alberto Bernabé, Ministro del Turismo, ha spiegato che l’idea è quella di affrontare in modo coordinato le possibilità offerte dal progetto di decreto elaborato dal Gobierno e di fissare quindi dei criteri nel regolamento delle case vacanza che siano condivisi.
Del resto i posti letto offerti in affitto nelle abitazioni rappresentano un modello turistico che nell’ultimo periodo è letteralmente esploso in termini di domanda e offerta, e pertanto merita una elevata attenzione.
Nel corso di una delle riunioni, è stata infatti discussa la bozza del decreto che di fatto regolerà le case per i turisti di tutto l’Arcipelago, limitandone l’attività solo nelle zone residenziali, con esclusione di quelle turistiche, benché consigli e comuni possano stabilire a tal proposito delle eccezioni nelle rispettive aree di pertinenza.
La strategia del Consiglio riguardo gli alloggi in affitto, che si suppone siano già più del 13% dell’offerta complessiva se si tiene conto di quelli già regolarmente registrati e di quelli in attesa di registrazione, appare indubbiamente come difensiva, attraverso le sue proposte, degli interessi generali rispetto a quelli particolari.
Il modello del turismo sviluppato a Tenerife si basa sulla qualità, sulla cura dell’ambiente, del paesaggio e degli spazi turistici, e quindi lo sviluppo della modalità dell’affitto di case vacanza dovrà necessariamente essere compatibile a una strategia che ha portato l’isola a essere una meta conosciuta a livello mondiale.
L’isola ha attualmente un’offerta di circa 12.493 case vacanza pubblicizzate su varie piattaforma on line, di cui però solo 6.591 risultano registrate o in possesso di un’autodichiarazione da parte del proprietario; questo significa che vi sono 52.435 posti letto in offerta rispetto ai 26.400 regolarmente registrati.
Con una nota è stato evidenziato dal Ministero del Turismo che il 9,2% dei turisti che hanno trascorso le vacanze a Tenerife nel 2017, ha optato per affittare un alloggio, percentuale che si traduce in circa 500.000 persone.
Le principali nazionalità di coloro che hanno preferito la formula della casa vacanza sono francese, italiana e tedesca, seguite da irlandese, olandese e belga.
Ma Bernabé sottolinea che questi numeri risultano già in aumento nel periodo gennaio-settembre 2018, con una percentuale del 9,8% per i primi 9 mesi dell’anno.
La capitale di Tenerife, Santa Cruz, è uno dei pochi comuni che hanno deciso di anticipare l’approvazione del decreto regionale sulla regolamentazione delle case vacanza e già da alcuni giorni il progetto di ordinanza è esposto al pubblico per raccogliere eventuali domande o suggerimenti.
Lo spirito del testo normativo, se definitivamente approvato nell’attuale forma, permette la convivenza di formule ricettive diverse, ovvero affitti e hotel, in modo che anche la città e quindi i cittadini non abbiano a soffrire di fenomeni già verificatisi in altri paesi, quali l’aumento indiscriminato dei prezzi degli affitti per i residenti.
Redazione
(NdR il nuovo decreto favorevole all’affitto turistico ha cambiato le carte in tavola, ma non ci sono dubbi che il Governo delle Canarie tenterà qualche strada per limitarlo quanto possibile)